FIRENZE – Quasi 4 mila aziende controllate e 3,8 milioni di multe riscossi fino a giugno che potrebbero diventare sei milioni a dicembre, contro una media che in passato viaggiava attorno a 700 mila euro a semestre. Questi i risultati, a 14 mesi dall’avvio, del progetto ‘Lavoro Sicuro’, il piano di controlli straordinari nelle ditte cinesi a Prato, lanciato dalla Regione Toscana all’indomani del rogo della ditta ‘Teresa moda’ nel dicembre 2013, in cui morirono 7 cinesi che lavoravano e dormivano nel capannone.
Nel complesso grazie ai controlli 423 dormitori abusivi sono stati chiusi, mentre per 804 locali è stata dichiarata la carenza delle condizioni igieniche; sono stati revisionati 919 impianti elettrici e 997 macchinari.
“L’80% delle imprese dopo le verifiche ha deciso di mettersi in regola” ha detto il presidente regionale Enrico Rossi: “E’ sempre poco ma qualche cosa l’abbiamo fatta – ha aggiunto – ora il prossimo passo è combattere anche i fenomeni di sfruttamento del lavoro, come ha detto anche il Papa: dal rispetto delle norme di sicurezza e igiene agli orari, le condizion di lavoro, ed il trattamento salariale”.