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Scuola, Grieco: “Il personale non basta, ma arriverà. La complessità è sui trasporti”

today06/08/2020

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FIRENZE – Oltre 50mila posti in più fra docenti e Ata, con una priorità per la scuola dell’infanzia e la primaria. E’ quanto prevede l’ordinanza firmata dalla ministra dell’Istruzione,Lucia Azzolina, che ieri, insieme Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, ha incontrato i rappresentanti delle Regioni sulla ripresa di settembre e, in particolare, sul tema dell’organico aggiuntivo da dare alle scuole.

Lo stanziamento, oltre 977 milioni che saranno assegnati per il 50% sulla base del numero degli alunni presenti sul territorio e per il 50% sulla base delle richieste avanzate dagli Uffici Scolastici Regionali, in Toscana come in altre regioni non coprirà il fabbisogno di personale: secondo una prima stima sarebbero 2500 i lavoratori in più in arrivo invece di 6000 (3000 docenti e 3000 personale Ata). “Si tratta di una prima trance – spiega ai Novaradio l’assessore regionale all’istruzione Cristina Grieco – con questa ordinanza viene destinato un miliardo, ma entro il 20 agosto al massimo saranno destinati 1,3 miliardi (derivanti dallo scostamento di bilancio) alla riapertura, di cui buona parte al personale e con questi dovremmo andare in Toscana a coprire la nostra richiesta”. “È un risultato importante, che come regioni abbiamo portato a casa con l’impegno di Conte e  Azzolina, altrimenti non avremmo dato il benestare alle linee guida”.

>> Ascolta l’intervista a Cristina Grieco, ospite per News Box <<

Altro tema attenzionato dalla Regione è quello dei trasporti. Dal Comitato Tecnico Scentifico dovrebbe arrivare il via libera agli scuolabus, per cui la Toscana chiede che gli studenti di nidi, materne e elementari per i tragitti inferori ai 15 minuti non debbano mettere in atto il distanziamento di un metro. Tuttavia la riorganizzazione dovrà coinvolgere anche il trasporto pubblico locale. “Il tema del trasporto – precisa Grieco – dedicato, urbano ed extraurbano, è uno dei problemi più complessi. Ci sono delle linee guida, che devono essere affrontate. 15 minuti è la proposta, ma il documento è al vaglio del Cts, per il resto dovremmo probabilmente organizzarci con una capienza ridotta al 50-55%: gli studenti potrano infatti sedersi uno dietro l’altro, ma non uno accanto all’altro. Questo vuol dire che dovranno essere aumentati i mezzi o aumentate le corse, ci vorranno finanziamenti e anche qui dobbiamo conoscere il prima possibile le linee guida nazionali per poterci organizzare. Queste sono ore cruciali per prendere delle posizioni anche da parte degli enti locali”, conclude.

Scritto da: Redazione Novaradio


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