PIOMBINO – “Questa mattina sono rimbalzate sulla stampa le dichiarazioni del presidente Jsw rilasciate sul Financial Times circa la vendita degli stabilimenti di Piombino e Texas per investire nel settore edilizio. Notizie smentite dal vicepresidente Carrai durante una telefonata in cui le segreterie provinciali Fim-Fiom-Uilm hanno chiesto una smentita ufficiale e scritta che al momento ancora aspettiamo”.
Così le segreterie provinciali di Fim, Fiom, Uilm e le rsu di Jsw Piombino Logistic e Gsi sulla notizia dell’intenzione di Sajjan Jindal vendere l’acciaieria Jsw Steel Italy di Piombino (Livorno). In assenza di una smentita i sindacati, scrivono in una nota congiunta, ricavano che Jsw “si muove in modo opaco, che gioca su più tavoli contemporaneamente, quello di Invitalia e quello con i nuovi possibili acquirenti; che il Governo o non gestisce ed è totalmente al buio, oppure agisce senza aver coinvolto e condiviso né con le istituzioni locali né con le parti sociali, tenendo tutto nel segreto della stanza dei bottoni” e che “la conferma che la ricca commessa delle rotaie se verrà assegnata a Jsw non si produrrà a Piombino”. Le sigle chiedono quindi alle istituzioni e alla politica di “chiedere con una sola voce un incontro urgente e chiarificatore” e di “fermare l’assegnazione della commessa delle rotaie senza la garanzia che siamo prodotte a Piombino”. “Se non arriveranno risposte alla nostra richiesta di convocazione al ministero – i sindacati nella nota – metteremo in campo una adeguata mobilitazione e ci auguriamo di avere al nostro fianco tutte le istituzioni”.
“Il rischio è che Jsw la comessa ma non è detto che le rotaie non si realizzino a Piombino. Il timore è che il governo no segua la vicenda, o peggio”. Cioè che sia interessato solo ad avere le rotaie, poco importa dove vengono, magar meglio de aun paese non interessato dal conflitto ucraino. ” Il problema non è se Jindal vende o no, il problema è quello che ha intenzione di fare il governo, e se ha una politica industriale”
>>> Ascolta l’intervista a David Romagnani, Fiom Cgil Piombino
Sul tema oggi è inerevenuto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando. “La proprietà deve dire cosa vuole fare: io credo che sia urgente che sia chiamata a un confronto” ha detto, aggiungendo “Non stiamo parlando di una piccola realtà aziendale, stiamo parlando di un segmento molto importante, di una filiera strategica per il paese come l’acciaio, e da questo punto di vista credo che sia doveroso chiedere chiarimenti a Jindal”.