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Tassa di soggiorno, l’ass. Bettarini apre sulla “stagionalità” ma ribadisce: “I servizi costano, meglio far pagare i turisti che i fiorentini” – ASCOLTA

today23/02/2023

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    Giovanni Bettarini, assessore al bilancio Comune di Firenze, su rialzo tassa di soggiorno

FIRENZE- “Avevamo tre alternative: alzare le tasse peri fiorentini, tagliare i servizi, o ritoccare la tassa di soggiorno per i turisti: abbiamo scelto la terza”. Difende a spada tratta la scelta del Comune di Firenze di rimodulare al rialzo le tariffe della tassa di soggiorno, l’assessore comunale al bilancio Giovanni Bettarini.

Nell’approvare il bilancio di previsione 2023, la giunta ha deciso di alzare l’importo della tassa di soggiorno per tutte le categorie ricettive: da 3 a 3.50 euro a persona per notte per gli alberghi a una stella e per i campeggi; da 4 a 4,50 euro per i 2 stelle, da 4,50 a 6 euro per i tre stelle, da 4,90 a 7 euro per i 4 stelle e dai 5 agli 8 euro per i 5 stelle. Le locazioni turistiche passano da 4 euro a persona per notte a 5,50. “Firenze ha l’aliquota Irpef più bassa e no l’abbiamo toccata, abbiamo deciso di far pagare di più i turisti, oltre 20 milioni l’anno, per finanziare servizi come l’accoglienza e la promozione turistica, i trasporti, la sicurezza, la pulizia delle strade, ma anche i musei comunali e il Maggio Musicale Fiorentino: Firenze è prima in Italia per servizi culturali – rivendica – ma questi costano”.

E alle proteste degli albergatori e delle categorie economiche sul rischio di perdita di competitività rispetto alle altre città d’arte o ai Comuni limitrofi replica: “Siamo disposti a ragionare di una gradualità tra alta e bassa stagione, a febbraio e novembre, ma non sul rialzo. Gli hotel fiorentini nel periodo post-pandemia sono quelli che hanno praticato il maggior rialzo dei prezzi. La concorrenza degli altri Comuni? “Firenze è il suo centro, non c’è concorrenza con i Comuni limitrofi, mentre altre città d’arte sono più care: Roma già da tempo ha rialzato a 7 euro al giorno la tassa di soggiorno

Una “manovra” da cui il Comune di attende di riscuotere 69 milioni di euro, contro i 49 dell’anno scorso (+20%). “E’ una stima fatta in base ai flussi dei primi mesi 2023, già ora molto più alti dell’anno scorso”. Ma perché concentrare le nuove entrate così tanto sulla tassa di soggiorno, Firenze non doveva diventare meno dipendente dal turismo? “Firenze è ancora un città industriale, il turismo pesa per il 9% sul pil cittadino, ma è giusto chiedere un contributo ai ‘city users’ come i turisti”. E dovesse esserci una nuova crisi del turismo globale? “Impossibile prevederlo, nel caso ritoccheremo il bilancio”

Infine, ai malumori in maggioranza e alla contrarietà di Italia Viva al rialzo della tassa di soggiorno, si limita a dire: “E’ una decisione della giunta no del Consiglio Comunale l’assessore di IV titta Meucci ha votato con noi. Non credo sia ipotizzabile un voto contrario al bilancio preventivo”

Scritto da: Redazione Novaradio


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