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Nardella “licenzia” l’assessora Del Re dopo la sua apertura sulla tramvia al Duomo : “Conflitto insanabile”- ASCOLTA

today15/03/2023 1

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    Dario Nardella su ritiro deleghe assessora Del Re

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    Dario Nardella su ipotesi prolungamento tramvia 15032023

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    Dario Nardella su possibili conseguenze politiche 15032023

 

FIRENZE – Tanto tuonò che piovve. E così, dopo ventiquattro ore ad alta tensione, tra richieste di smentita e prese di distanza, il sindaco di Firenze Dario Nardella ha preso la decisione più dura: Cecilia Del Re, assessore all’urbanistica del Comune di Firenze, non fa più parte della sua giunta. Lo ha comunicato stamani lo stesso primo cittadino incontrando i giornalisti a Palazzo Vecchio, e annunciando di aver firmato il decreto di revoca delle deleghe, che per il momento tratterrà ad interim.

All’origine di un dissidio considerato evidentemente insanabile e di un rapporto fiduciario irrimediabilmente compromesso, le parole pronunciate da Del Re sulla necessità di far arrivare la tramvia “fino al cuore del centro storico” , in piazza del Duomo, questione sempre esclusa da Nardella e non presente nel programma di mandato. “Aver messo come argomento di discussione il tema del passaggio della tramvia dal Duomo – ha spiegato il sindaco – significa aver aperto un conflitto insanabile col sindaco e l’amministrazione della città”.

Un fatto “molto grave” ha rimarcato il Nardella la “messa in discussione anche solo implicita, indiretta, di un tema che è centrale per tutta la nostra azione di governo. “Per questo avevo chiesto una smentita secca e inequivocabile che mi pare non sia arrivata”.  “Non è compatibile una posizione possibilista o favorevole al passaggio della tramvia dal Duomo – ha aggiunto – per me non si torna indietro rispetto alla pedonalizzazione del Duomo su cui abbiamo costruito tutto l’assetto del sistema tramviaria”. “Ho preso questa decisione con grande dispiacere e amarezza – ha spiegato –  ma credo che il rapporto tra il sindaco e gli assessori sia un rapporto improntato sulla fiducia la sincerità e la coerenza. E ho preso questa decisione pensando ai cittadini perché mi hanno dato un mandato. Per me è impossibile non tenere un atteggiamento di totale trasparenze e limpidezza verso la città, ne va della credibilità mia, della giunta e di tutta la città”.

Nardella ha poi spiegato perché il no al passaggio dal Duomo è un punto irrinunciabile rispondendo sull’ipotesi di un allungamento del tracciato tramviario con una “staffa” verso via Cavour: “Un prolungamento di poche centinaia di metri non non ha nulla a che vedere con il passaggio dal Duomo, perché nel nostro assetto piazza San Marco rimane. Il passaggio dal Duomo è un sconvolgimento dell’assetto tramviario, renderebbe inutile l’assetto che vede piazza della Libertà lo sondo fondamentale, vorrebbe dire rimettere in discussione tutto con i cantieri già aperti”.

Nardella ha riferito di aver informato i vertici del PD fiorentino e regionale, ma anche di aver preso la decisione in piena autonomia, come prevede la legge:  “Me ne assumo la piena responsabilità politica e istituzionale. Ho ricevuto un mandato dai cittadini e lo porto in fondo, se non ci dovessero essere le condizioni io sono pronto anche a dare le dimissioni”. A stretto giro è arrivato l‘appoggio esplicito da parte del segretario regionale Pd Emiliano Fossi: “Gli incarichi assegnati dal sindaco agli assessori sono assolutamente fiduciari: sono stato sindaco e so bene che quando viene meno questa fiducia il rapporto é compromesso. Per questo esprimo sostegno all’operato di Dario Nardella. Sono certo che sindaco e partito affronteranno questa situazione nel miglior modo possibile per proseguire l’azione amministrativa”.

Sono diverse le reazioni politiche arrivate dopo la decisione del sindaco di Firenze Dario Nardella di togliere le deleghe a Cecilia Del Re. Secondo il capogruppo della Lega in Comune Federico Bussolin “il teatro messo in piedi da Nardella con lo scopo di epurare Cecilia Del Re è triste e ridicolo, siamo alle comiche finali. Che la questione di fondo non riguardi la tramvia in Duomo e che Nardella non aspettasse altro, poi, è sotto gli occhi di tutti. Firenze non può permettersi di navigare a vista per un anno intero nell’attesa di vedere quali assestamenti assumerà il Pd locale corteggiando la Schlein”. Fdi, attraverso Alessandro Draghi e Jacopo Cellai, parla di “sconfitta clamorosa per Nardella. Meglio un commissario che gestisce l’ordinaria amministrazione di una giunta allo sbando”. Draghi rileva che “nel Pums approvato in Città metropolitana, dove Nardella è sindaco, era già previsto un pagamento di 3 euro per i veicoli anche euro 5 e 6 dei non residenti”.

Per Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune “il sindaco Nardella ha provato imbarazzo e quindi ritira la delega all’assessore all’urbanistica Del Re proprio quando parte il percorso delle osservazioni al Piano operativo. Ci sembra ragioni come un monarca assoluto, prima della rivoluzione francese”. Il segretario metropolitano del Pd di Firenze Monica Marini esprime “pieno sostegno all’operato del sindaco Dario Nardella”, mentre il segretario cittadino del Pd Andrea Ceccarelli aggiunge che “il tema della collegialità e della fiducia è fondamentale”. Per il capogruppo Pd a Palazzo Vecchio Nicola Armentano quella di Nardella è “una scelta complessa e delicata ma sicuramente ponderata e riflettuta”.

Scritto da: Redazione Novaradio


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