TOSCANA – In Toscana gli eventi meteorologici estremi sono passati da sei nel 2022 agli otto avvenuti nei primi mesi del 2023, tra bombe d’acqua, grandinate, gelate, trombe d’aria, esondazioni e frane, dalla grandine di aprile in vari luoghi come il Chianti e nel Pisano, all’alluvione più recente in Alto Mugello. Lo evidenzia Legambiente.
“Gli otto eventi estremi che hanno caratterizzato questo semestre meteorologico in Toscana ci dimostrano plasticamente di quanto la frequenza di questi accadimenti sia direttamente ascrivibile all’aggravarsi della crisi climatica – afferma Fausto Ferruzza, presidente regionale – Anche alle nostre latitudini, quindi, abbiamo il dovere di agire su un doppio binario. Da un lato lavorare sull’adattamento e quindi su una maggiore resilienza di città e territori; dall’altro, mettere in campo urgentemente politiche di mitigazione, volte a cambiare radicalmente il modello energetico”.
Secondo Legambiente per aiutare l’ambiente e contrastare la crisi climatica in atto, servono politiche climatiche più ambiziose accompagnate da interventi concreti sia a livello nazionale sia a livello europeo. Da un lato l’Italia deve accelerare il passo approvando il Piano di adattamento climatico di cui il nostro Paese è ancora sprovvisto e prevedendo risorse adeguate; aggiornando entro fine giugno il Pniec; approvando una legge contro il consumo di suolo che l’Italia attende da 11 anni. Tre azioni prioritarie su cui l’Italia ad oggi è in forte ritardo”.