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Alluvione, il Ministro Musumeci a Campi Bisenzio. Giani: “Stima dei danni sale a 2 miliardi” – ASCOLTA

today13/11/2023

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    Eugenio Giani, stima danni

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    Matteo Biffoni, sindaco di Prato

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    Monia Monni, assessora Protezione Civile su gestione rifiuti

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    Stefania Saccardi, assessora agroalimentare su stima danni agricoltura

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    Volontari scuola Cicognini

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    Abitante di Campi Bisenzio

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    Abitante di Campi Bisenzio

 

CAMPI BISENZIO – Ad 11 giorni dall’alluvione che ha devastato la Toscana, prima visita stamani a Campi Bisenzio per il ministro con delega alla Protezione Civilie Nello Musumeci, accompagnato dal capo del dipartimento, Fabrizio Curcio. Ad accoglierlo c’erano il governatore e commissario all’emergenza Eugenio Giani assieme al sindaco di Campi Bisenzio Andrea tagliaferri, quello metropolitano Dario Nardella e il sindaco di Prato (nonché presidente Anci Toscana) Matteo Biffoni. 

Al ministro Musumeci “faremo presente quella che può essere una stima dei danni. Se io sommo quello che mi dicono i sindaci di quella trentina di Comuni più coinvolti andiamo sicuramente vicini ai 2 miliardi, e contemporaneamente abbiamo bisogno e la necessità di risorse per l’immediato, per i primi soccorsi, per le ordinanze con cui rimettiamo in sesto gli argini, per quello che sono tutte le situazioni che ci chiedono cittadini che hanno perso tutto e le imprese danneggiate”, ha dichiarato il presidente della Toscana Eugenio Giani a margine dell’incontro.

Dal canto suo il ministro non risparmia critiche ai governi precedenti: “In Italia la prevenzione è all’anno zero. Negli ultimi 80 anni è mancata una politica di prevenzione strutturale. Abbiamo tante risorse in giro ma non si riesce a metterle a terra. La prevenzione deve essere strutturale, a partire dai cittadini, che devono essere informati, e nelle scuole. Ecco perché la prevenzione strutturale, e non strutturale, deve essere la nostra guida anche per adeguare sistema di protezione civile che è un’eccellenza in Europa”. “Ringrazio il ministro Musumeci per la sua presenza, certo ora c’è tanto lavoro da fare. Non c’è ancora la quantificazione dei danni ma ci aspettiamo dal Governo tempi certi e impegni concreti per le famiglie colpite e le imprese perché i danni sono moltissimi e ci auguriamo che la risposta arrivi. Invito il ministro a non fare polemica, anche perché non è vero che la Toscana è all’anno zero”, è la risposta del sindaco di Firenze e della Città metropolitana Dario Nardella.

A chiedere un intervento rapido anche il sindaco di Prato Biffoni: “E’ necessario che il Governo intervenga prestissimo con i ristori, indicando le modalità con cui le famiglie e le imprese potranno richiederli e quantificando anche le cifre. Non possiamo più aspettare” e, facendo il punto sui danni: “Gli ultimi iorni sono stati di tregua dopo la nuova eseondazione del torrente Bagnolo di venerdì. Per fortuna grazie la lavoro del Genio sugli argini, le persone coinvolte sono state poco più di cento, contro le migliaia di inizio mese”. Sulla conta dei danneggiati, una stima esatta ancora a Prato non c’è ma il sindaco parla di “almeno 15.000 famiglie coinvolte” e danni per “centinaia di milioni di euro”: “Servono risorse, bisogna ripartire. E correre: la moda non aspetta”. È iniziata la conta dei danni anche sul fronte dell’agricoltura “danni che si valutano immediatamente, danni alle strutture, alle serre, ai macchinari: ma ci saranno danni che riusciremo a misurare solo tra qualche mese”, ha detto Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana con delega all’agroalimentare.

Tra le criticità su cui si sta ancora lavorando c’è la rimozione dei rifiuti che ingombrano le strade di Campi, per completarla ci vorrà ancora “10-15 giorni” conferma l’assessora alla Protezione Civile Monia Monni.

Nel frattempo sul territorio campigiano continua il lavoro del volontariato spontaneo che spesso e volentieri si auto-organizza senza un reale coordinamento: “Il nostro gruppo è stato organizzato dai rappresentanti di classe” spiegano ai nostri microfoni alcuni studenti del Cicognini di Prato che in mattinata hanno aiutato a liberare una palestra alluvionata. Sotto shock e ancora provata la popolazione di Campi che però inizia a vedere la luce: “Mi sembra che stiano lavorando bene”, commenta un signore a spasso con il cane in piazza Dante. Non mancano le polemiche però da parte di chi ha subito danni: “La colpa non è della pioggia, è dei sindaci che dovrebbero guardare gli argini”, commenta una signora costretta a svolgere le comissionia  piedi perché l’alluvione ha distrutto la sua auto.

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Scritto da: Redazione Novaradio


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