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Alla Toscana i dazi Usa rischiano di costare lo 0,3% del Pil. Irpet: “Contro-dazi inevitabili, ma serve una risposta unitaria dell’UE” – ASCOLTA

today04/04/2025

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    Nicola Sciclone, dir. Irpet Toscana, 4 aprile 2025

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TOSCANA – Per effetto dei dazi Usa del 20% su tutti i prodotti europei è possibile stimare una contrazione della crescita del Pil della Toscana nel 2025 dallo 0,8% allo 0,5%, pari a circa 420 milioni di euro in meno: è quanto calcola l’Irpet, l’istituto regionale per la programmazione economica, che indica fra i settori a maggior rischio di ripercussioni negative la farmaceutica (-4,4% di valore aggiunto, anche se ancora non è chiaro se su questo settore i dazi verranno effettivamente applicati), la moda (-1,2%) e l’automotive (-1,0%). Oggi gli Usa sono un mercato chiave di sbocco per l’export della Toscana, con 10,2 miliardi di euro nel 2024.

“L’auspicio – scrivono i ricercatori Irpet – oltre quella di una doverosa ed unitaria risposta dell’Europa da giocarsi su molti fronti, a sostegno delle strategie di diversificazione dei mercati di sbocco delle esportazioni, di incentivo alle imprese che investono a fini di maggiore competitività, di restrizione della partecipazione di imprese americane agli appalti pubblici europei, di maggiori imposte sui servizi acquistati dagli Usa, di norme antitrust sui Big Tech, è che la qualità dei prodotti che esportiamo possa essere un elemento che attenui gli aspetti recessivi di lungo periodo della manovra protezionistica americana”.

Specializzazione e qualità sono le chiavi per le imprese per superare questa fase, spiega a Novaradio stamani il direttore Irpet Nicola Sciclone, convinto che una guerra dei dazi, per qunato reciprocamente dannosa, sia inevitabile per proteggere l’economia europea.

Scritto da: Redazione Novaradio