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Via Mariti, la Procura scrive ai residenti: “Il blocco dell’area di cantiere dipende dal mancato via libera di Comune e Regione” – ASCOLTA

today06/05/2025

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    Nicla Gelli, Comitato ex panificio militare di Firenze, 6 maggio 2025

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FIRENZE – Il crollo nel cantiere Esselunga che ha causato la morte di 5 operai è stato ricordato più volte solo pochi giorni fa, in occasione del 1° maggio, Festa del Lavoro. Eppure a quai 15 messi di distanza, l’area è ancora “terra di nessuno”: cantiere bloccato, le strade limitrofe chiuse al traffico, degrado, criminalità.

Una situazione contro cui da tempo si battono i residenti riuniti nel Comitato Ex Panificio Militare, che nelle scorse settimane hanno scritto lettere di protesta e richiesta di intervento a tutte le istituzioni. A rispondere è stata la Procure, che in punta di fatto e di diritto, chiarendo come la causa dell’ “impasse” non sia imputabile alla magistratura fiorentina.

In base a quanto scrive il procuratore Spiezia al Comitato, risulta che Esselunga abbia elaborato dei piani di messa in sicurezza dell’area ma questi stiano attendendo il visto da parte degli uffici competenti del Comune e della Regione , senza i quali l’ordine di dissequestro dell’area da parte dei Pm non può avvenire.

“Sarebbero dunque il settore sismica della Regione e l’edilizia di Palazzo Vecchio – spiega Nicla Gelli del comitato – a dover sbloccare la situazione”, permettendo quindi lo smontaggio delle gru, il dissequestro di via Giovanni da Empoli con il ripristino della viabilità e la messa in sicurezza per evitare ulteriori crolli. E a loro il Comitato torna rivolgersi: “Si faccia presto” con le autorizzazioni, così da poter finalmente dissequestrare l’area.

Scritto da: Redazione Novaradio