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Iraq, attivo un nuovo ospedale nel distretto di Shengal grazie ad un progetto di cooperazione Arci Firenze – ASCOLTA

today21/05/2025

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    Manfredi Lo Sauro, resp. cooperazione internazionale ARCI Firenze 21 maggio 2025

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Un nuovo ospedale da 35 posti letto con Pronto Soccorso aperto h24, servizi medici avanzati e personale specializzato per la popolazione del distretto di Sinjar / Şengal, nel nord ovest dell’Iraq, a pochi chilometri dal confine con il lembo più orientale della Siria. La struttura è attiva nel villaggio di Til Ezer, al centro dell’area che nel 2014 vide il genocidio della popolazione yazida del monte Shengal ad opera dell’ISIS, che costò la vita a oltre 7.000 civili e la deportazione e riduzione in schiavitù di migliaia tra donne e bambini.

A oltre 10 anni di distanza da quel massacro, l’area si sta lentamente ripopolando, ma il passaggio dei miliziani dello Stato Islamico ha portato alla distruzione il 70% delle case e l’80% delle infrastrutture pubbliche, comprese quelle sanitarie. La realizzazione dell’ospedale è il frutto di un progetto di cooperazione internazionale realizzato da Arci Firenze con l’8×1000 della Tavola Valdese, in collaborazione con Uiki Onlus, la locale Assemblea popolare di Sinjar e partner locali per fornire di servizi essenziali una popolazione in crescita.

Il nuovo Centro Sanitario Al-Qahtaniyah, questo il nome, oggi offre una gamma completa di servizi medici, tra cui un pronto soccorso aperto h24, consulenze mediche, cura delle ferite per donne e uomini, una unità odontoiatrica, nonché una farmacia e un laboratorio in loco, garantendo l’accesso all’assistenza sanitaria essenziale a tutti. Inoltre dispone di un’unità vaccinale, servizi di assistenza sanitaria per visitatori, programmi di assistenza sanitaria scolastica e pediatrica, unità dedicate alla nutrizione e alla salute mentale, essenziale per molti ex prigionieri di Isis; ci sono poi servizi dedicati o utili per le  donne, tra cui il programma di diagnosi precoce del cancro al seno, e il servizio di ecografia (tre giorni a settimana), utilizzato in particolare per le donne in gravidanza.

“In totale accoglie dai 120 ai 150 pazienti al giorno – spiega Manfredi Lo Sauro, responsabile cooperazione ARCI Firenze – offrendo un servizio essenziale ad una popolazione che vive  in un  contesto ancora fortemente instabile dal punto di vista politico, per le pressioni dei governi di Turchia e Iraq volte a far naufragare l’esperienza di Confederalismo democratico in atto nel Sinjar.

Scritto da: Redazione Novaradio