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“Stop alle relazioni tra Toscana e Israele”. Doppia mozione di PD e M5s: “Serve un segnale”. Ma IV è contraria – ASCOLTA

today04/06/2025

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    Enrico Sostegni, Consigliere Regionale PD, 4 giugno 2025

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FIRENZE – “Interrompere ogni forma di relazione istituzionale con i rappresentanti del Governo israeliano e con gli enti e le strutture ad esso direttamente riconducibili che non siano apertamente e dichiaratamente motivati dalla volontà di porre fine al massacro in corso, fino a che il rispetto del diritto internazionale non venga ripristinato”.

Su questo intende impegnare la giunta regionale toscana la nuova mozione presentata in Consiglio Regionale dal gruppo del PD Toscana – primi firmatari Vincenzo Ceccarelli, Andrea Sostegni e Andrea Vannucci – che fa il paio con quella approvata nei giorni scorsi che chiede al governo il riconoscimento dello Stato palestinese nell’ottica “due popoli, due stati”. Obiettivo della nuova mozione è rimarcare la posizione fortemente critica della Regione di fronte al conflitto a Gaza, e attivare “forme di pressione nei confronti del governo di Netanyahu, in particolare l’interruzione di ogni rapporto economico- commerciale- culturale”.

“Provvedimenti che non sono contro il popolo israeliano, ma contro il suo governo” precisa a Novaradio il consigliere Sostegni, rimarcando il carattere “simbolico” del provvedimento ma non solo, dato che prevede l’interruzione  dei rapporti con ambasciatori e consoli di Tel Aviv (quindi Marco Carrai): “Sì, è vero che la Regione Toscana non fa politica estera, ma di fronte all’escalation di violenza è necessario dare un segnale anche formale conferma Sostegni.

Non è l’unica mozione sulla Palestina che il Consiglio Regionale discuterà nella prossima seduta: a presentarne una è stato anche il MoVimento 5 Stelle, con cui si chiede alla Regione di “reiterare la ferma condanna della condotta genocida del governo e dell’esercito israeliani che stanno perpetrando lo sterminio sistematico della popolazione civile palestinese” e “sospendere ogni forma di scambio commerciale, collaborazione e cooperazione” con Stato di Israele, incluse aziende, università, centri di ricerca, progetti di cooperazione istituzionale e territoriale.

Posizioni non identiche ma che potrebbero convergere, in un voto favorevole incrociato o anche in una unificazione delle due mozioni, dice Sostegni.  Una mossa che quindi avvicinerebbe ulteriormente Dem e Pentastellati sulla via del “campo largo” ma che rischia di creare tensioni con Italia Viva, che ha già fatto sapere che, sentite le premesse, no intende votare il testo. Il PD però sembra deciso: “Con Italia Viva ci parleremo, ma andiamo avanti” dice Sostegni.

Scritto da: Redazione Novaradio