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“Via Carrai dal Meyer”, ma la Regione fa scarica barile. Palagi: “La competenza c’è tutta, c’è una filiera politica di nomina” – ASCOLTA

today11/06/2025

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    Dmitrij Palagi, consigliere comunale Sinistra Progetto Comune

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FIRENZE – Il presidente della Fondazione Meyer “è nominato o revocato dal direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Meyer: questo sposta la nostra azione su un piano diverso, e confido che il tema da voi sollecitato possa trovare una sua composizione, ma in questo momento non ho elementi per andare oltre”. Lo ha affermato Stefano Ciuoffo, assessore alle politiche istituzionali della Regione Toscana, rispondendo ieri in Consiglio regionale all’interrogazione presentata dalla capogruppo M5s Irene Galletti.
L’esponente pentastellata ha interrogato la giunta sull’opportunità che Marco Carrai, console onorario d’Israele, resti alla guida della fondazione. “Nel merito, più nello specifico, della situazione delicata nella quale oggettivamente si trova il console onorario Marco Carrai – ha aggiunto Ciuoffo -, credo che il presidente farà in modo di utilizzare il suo ruolo. Ma vorrei puntualizzare, lo dico in questa sede, che nel Cda della fondazione una sola nomina è competenza del Consiglio regionale: è stata fatta nel giugno 2024, è stato nominato Marco Esposito. Questa è l’unica nomina che viene fatta dalla Regione Toscana”.

E’ necessario “mettere in atto tutti i poteri che abbiamo per far sì che, così come è avvenuto per il console onorario della Federazione Russa, si arrivi alla rimozione dalla presidenza di una figura che, in questo momento storico, è tra le più inopportune e imbarazzanti per la nostra regione che possano esistere, e che veramente ci mette in imbarazzo di fronte a tutta l’Italia e a tutto il mondo”, ha detto Irene Galletti, ribadendo la richiesta di rimuovere Carrai. “Se non si capisce la delicatezza politica di questo passaggio, o peggio ancora si strumentalizza, abbiamo un grave, gravissimo problema istituzionale”, ha affermato Galletti in Consiglio regionale, nella sua replica all’assessore Stefano Ciuoffo che aveva risposto all’interrogazione.

Nel frattempo ieri a sostengo di Carrai è nata una lettera sottoscritta da 100 cittadini intitolata “Con Marco Carrai, no alla voglia di epurazione, dove arriva l’odio per Israele”, e firmato da professori universitari, giornalisti e politici, prevalentemente fiorentini e pratesi. Tra questi, lo storico Zeffiro Ciuffoletti, il politologo Danilo Breschi, le giornaliste Susanna Nirenstein e Grazia Carifi, i consiglieri comunali di Italia Viva a Palazzo Vecchio Francesco Grazzini e Francesco Casini, la coordinatrice di Didacta ed ex parlamentare Paola Concia.

“Ho letto l’appello non trovo gli argomenti convincenti”, commenta ai nostri microfoni Dmitrij Palagi, capogruppo di Sinistra progetto comune in consiglio comunale. “La competenza invece c’è tutta, perché il presidente della commissione è nominato e revocato dal direttore generale dell’azienda ospedaliera Meyer, ma questa nomina è a sua volta una nomina del presidente della Regione Toscana, che deve concordare con la rettrice, ma è chiaro che c’è una filiera politica di nomina. Tra l’altro il comune di Firenze è presente nel consiglio di amministrazione della fondazioene, quindi se si vuole dire o fare qualcosa ci sono tutti gli strumenti.

Da oggi al 18 giugno 2025, in piazza Duomo, davanti alla Regione Toscana arriva la “Tenda per la Palestina”, un cartellone di iniziative organizzate da Firenze per la Palestina insieme ad oltre 20 soggetti, che ogni pomeriggio (dalle 15:00 alle 21:00), chiederanno la non solo la fine del genocidio e dell’occupazione israeliana. Il primo appuntamento oggi alle 16 sarà dedicato proprio alla richiesta di rimozione del Console onorario di Israele, Marco Carrai, dalla presidenza della Fondazione Meyer.

Scritto da: Redazione Novaradio