News

Prof. universitari al sindaco Tomasi: “Difenda l’Istituto Storico della Resistenza di Pistoia dagli attacchi di FI” – ASCOLTA

today12/06/2025

Sfondo
share close
  • cover play_arrow

    Pietro Clemente, professore di Antropologia Culturale all’Unifi

+

FIRENZE – Una lettera indirizzata al sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi per difendere l’Istituto storico della Resistenza di Pistoia. A scriverla 46 docenti delle Università di Firenze, Siena, Pisa ma anche Roma Tor Vergata, La Sapienza, Bologna, Padova e della Calabria. Un appello, presentato oggi a Firenze, per chiedergli di prendere posizione sulle “affermazioni infondate e offensive” espresse dal consigliere comunale di maggioranza Iacopo Bojola (Forza Italia – Amo Pistoia civica) sul lavoro dei ricercatori dell’Istituto storico della Resistenza di Pistoia nel corso della seduta dello scorso 12 maggio.

“Siamo preoccupati nel constatare l’allarmante attacco alla ricerca e alla didattica della storia”, si legge in apertura della lettera. Il caso è scoppiato dopo la bocciatura della proposta del gruppo di opposizione Pistoia ecologista progressista di un progetto per fornire informazioni ai cittadini con cartelli o codici Qr sulla storia coloniale italiana ricordata nei nomi di alcune strade pistoiesi (viale Adua, via Macallè, via Tripoli), iniziativa che avrebbe dovuto avvalersi della consulenza scientifica dell’Istituto storico della Resistenza di Pistoia e dell’Università di Firenze. Boiola, spiegano i firmatari, si è detto favorevole purché non si tratti di “informazioni fatte ad hoc dall’Istituto della Resistenza del momento”, perché “può essere coordinato da brave persone, ma che hanno un’impostazione culturale assolutamente non obiettiva”, aggiungendo che “ci dovrebbe essere una commissione di storici e non di personaggi che si improvvisano tali”, parlando di “visione di parte”.

Il sindaco Tomasi, presente in aula durante il dibattito, non ha partecipato al voto “Per molti di noi è stato un piccolo shock quando abbiamo ascoltato le registrazioni di quanto era stato detto”, spiega il professore Pietro Clemente, tra i firmatari. Da qui la necessità di “una richiesta esplicita al sindaco di dissociarsi da quello che era stato detto”. Nessuna volontà di ‘cancel culture’ sottolinea, “è l’opposto, le strade non si cambiano ma si raccontano”. “Non c’era mai stato alcun precedente, – commenta Giovanni Contini dell’Istituto della Resistenza di Pistoia – Anzi, finora eravamo stupiti per come il sindaco si è sempre destreggiato in modo molto brillante nei nostri confronti”.

Scritto da: Redazione Novaradio