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Quarto Piano - 20 giugno 2025
Stefano Massini, direttore artistico
Sara Funaro, sindaca di Firenze
Nicola Fratoianni, segretario SI
Bernardo Marasco, segretario Cgil Firenze
Piero Pelù
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FIRENZE – Circa 300 persone in piazza Signoria per la presentazione, sull’Arengario di Palazzo Vecchio, della nuova stagione del Teatro della Toscana da parte del direttore artistico Stefano Massini insieme alla sindaca Sara Funaro. Tra i presenti anche il leader di Si Nicola Fratoianni, il cantante Piero Pelù, membri della ex Gkn di Cambi Bisenzio (Firenze), oltre a tutta la giunta comunale. Ieri tre componenti della commissione teatri del Mic si sono dimessi contro un declassamento del Teatro della Toscana, ipotesi che ha sollevato dure prese di posizione da parte del Pd e non solo, di Funaro e di Massini.
“La cultura è pesantemente sotto attacco” ha dichiarato Massini, presentando la nuova stagione del Teatro sull’Arengario di Palazzo Vecchio: “Questa è una grandissima commedia. L’anno scorso la commissione valuta che la programmazione della Pergola debba avere come punteggio di qualità 29. Per essere declassati quel punteggio deve andare sotto il 9. Vorrebbe dire che in un anno la stessa commissione decide che, improvvisamente, ci devono essere 20 punti in meno. Cosa è successo in questo anno? Sono arrivato io. Il pessimo, lo schifoso e quindi bisogna punirmi, darmi una lezione”.
“Il governo e la destra hanno deciso di colpire la città di Firenze. Se venisse confermata la scelta” del declassamento “andremo a ricorrere in tutte le sedi istituzionali. A me pare che quello che sta avvenendo ora sia bullismo istituzionale” ha dichiarato la sindaca di Firenze Sara Funaro. “Quello che è accaduto ieri – ha aggiunto Funaro – è gravissimo. Non è mai successo nella storia dei teatri che un pezzo importante di commissione si dimetta e che si dimetta dicendo che la decisione del declassamento avverrebbe per motivazioni pretestuose. Io come sindaca di Firenze e presidente del Teatro della Toscana difenderò sempre e comunque il teatro. Queste sono azioni non condivisibili e totalmente inqualificabili”. Domani arriverà a Firenze il ministro della cultura Alessandro Giuli: “Giuli? Se viene a Firenze lo incontrerò”, ha concluso Funaro. Per la sindaca il declassamento ancora non è definitivo ed è ancora presto per parlare del futuro dei tre teatri che fino ad oggi hanno fatto parte del Teatro Nazionale e dei rispettivi lavoratori, tuttavia assicura la sindaca “il personale non si tocca” e per quanto riguarda la stagione presentata oggi “noi andremo avanti con questa stagione sui tre teatri”, assicura l’assessore alla cultura di Firenze Giovanni Bettarini.
“Stiamo parlando dell’Italia, siamo a Firenze. Non so cosa sia necessario aggiungere – ha detto il segretario di Sì Nicola Fratoianni, oggi in piazza della Signoria – per consigliare al ministro Giuli di fare una rapida marcia indietro. Se non vuol farlo per ragioni di giustizia, lo faccia per la sua dignità, perché si rende ridicolo di fronte al mondo: declassare il teatro della Pergola e colpire” Stefano Massini, “questa è un’operazione che è ridicola di fronte al mondo. Poi purtroppo però siccome è un’operazione concreta è anche pericolosa”. Secondo Fratoianni “il declassamento è un atto vergognoso, è una violenza immotivata. Questa maggioranza di governo è terribilmente allergica alla libertà e dunque alla cultura: è abbastanza chiaro che non c’è cultura senza libertà. Tutto ciò che odora di libertà per questa destra diventa pericoloso. Mi pareva giusto essere qui. D’altronde non è la prima volta: se la sono presa con Elio Germano perché ha osato parlare”.
In piazza anche il segretario della Cgil fiorentina Bernardo Marasco che ha detto “penso che sia incredibile che il governo manifesti un’idea proprietaria della cultura” e Piero Pelù, attualmente direttore artistico del Teatro Dante Carlo Monni, che ha definito il declassamento un “culturicidio”.
Nonostante le incertezze sul declassamento è stata presentata la stagione 2025-2026 intitolata ‘Altri sguardi’. In cartellone nome come Irina Brook, Milo Rau, Thomas Ostermeier, Claudio Tolcachir, Romeo Castellucci, Emma Dante, Lucia Calamaro, Virgilio Sieni, Toni Servillo, Elio Germano. la stagione della Pergola partirà il 13 ottobre con Servillo in ‘L’altro sguardo di Antonio Neiwiller’, quella di Rifredi il 24 e 25 ottobre con Francesco Montanari in ‘Storia di un cinghiale’, mentre il Teatro Era proporrà il 25 e 26 ottobre Vicinio Marchioni in ‘Riccardo III’. Tra gli eventi anche ‘Donald’, scritto e interpretato da Massini (4-16 novembre) in cui, è stato spiegato, si “racconta l’ascesa irresistibile dell’attuale Presidente americano, fatta di vertiginosi successi e clamorose bancarotte”. ‘La guerra com’è’ (3-8 marzo) porta in scena le parole di Gino Strada a cui Germano dà voce. Ci sono inoltre due eventi speciali dedicati a figure che hanno avuto un profondo impatto sul teatro italiano, lasciando un’eredità artistica significativa, che arriva fino a oggi: Toni Servillo rende omaggio ad Antonio Neiwiller, Fabrizio Gifuni a Orazio Costa. Insieme agli spettacoli vengono proposti anche laboratori per i cittadini.
Scritto da: Redazione Novaradio
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