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FIRENZE – Sciopero e presidio anche in Toscana oggi per i farmacisti e gli altri lavoratori e lavoratrici delle farmacie private per il rinnovo del contrato di categoria. A Firenze un gruppo di numerose decine di operatori del settore si è riunito stamani davanti alla sede di Federfarma in via Fabani per manifestare la loro rabbia per una trattativa che non si sblocca, nonostante che CCNL sia scaduto da un anno, a causa della distanza tutt’ora incolmabile tra le posizioni dell’associazione datoriale e le richieste dei sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, che hanno indetto la mobilitazione. I sindacati chiedono 360 euro di aumento salariale, contro i 120 offerti da Federfarma.
Luisella Brotin, Filcams Cgil, sottolinea il ruolo essenziale per la società svolto dai farmacisti: “Fanno 5 anni di università, si laureano, sono dottori in farmacia, ma devono fare una specializzazione continua”. Negli ultimi anni, soprattutto dopo il Covid, la farmacia è diventata a tutti gli effetti una farmacia dei servizi: “Si ragiona di un accrescimento della professionalità che deve essere riconosciuta sia da un punto di vista di profili professionali all’interno del contratto ma anche da un punto di vista economico”.
“Per noi oggi è arrivato il momento di trovarsi qui per protestare contro questa questa non volontà di riconoscere degli aumenti retributivi che siano adeguati” ha spiegato Raffaella Parlanti, Fisascat Cisl: “Nelle facoltà di farmacia abbiamo molta difficoltà ad avere farmacisti laureati; ci dovremmo interrogare, lo dovrebbe fare soprattutto Federfarma. Probabilmente questo è un settore che non offre più impieghi dignitosamente appropriati per il tenore di vita delle persone”.
