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Elezioni regionali, l’attacco di Rizzo (DSP): “No ai ladri di democrazia, in Toscana lo stalinismo senza Stalin”

today20/08/2025

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    Marco Rizzo, segr. naz. Democrazia Sovrana e Popolare 20082025

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    Hubert Ciacci, candidato governatore Democrazia Sovrana e Popolare 20082025

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TOSCANA – In Toscana “vogliamo denunciare i ladri di democrazia perché oggi una forza politica nuova come la nostra, per presentarsi alle Regionali dovrebbe raccogliere quasi 9.000 firme ripartite in 13 circoscrizioni”. Lo denuncia Marco Rizzo, l’ex leader comunista adesso alla guida di Democrazia sovrana popolare, questa mattina a Firenze per sostenere la candidatura di Hubert Ciacci, sempre che vada a buon fine la raccolta firme o che vada in porto il ricorso al Tar per annullare il decreto di indizione delle elezioni regionali e rinviare la data del voto, fissata per il 12 e 13 ottobre.

“La sentenza dovrebbe essere oggi pomeriggio”, aggiunge Rizzo che si è presentato davanti al Palazzo del Pegaso (Palazzo Panciatichi), sede del Consiglio regionale della Toscana megafono alla mano, alla presenza di alcune decine di sostenitori. “Novemila firme in 30 giorni, non c’è nessun partito politico presente qua dentro che ha la forza di farlo, neanche il Pd”, insiste indicando la sede dell’assemblea regionale toscana. “Hanno messo questa norma stando dentro l’ultimo giorno possibile, perché hanno timore che forze come Democrazia sovrana popolare possano mandarli a casa”.

Rizzo ha detto anche di “aver parlato più volte al telefono” con il presidente della Regione, in corsa per un mandato bis alla presidenza. “Mi ha detto che certamente la cosa era da considerare perché effettivamente – riporta Rizzo – anche lui ammetteva che 9.000 firme neanche il Pd riusciva a raccogliere. ‘Ci sarà un dimezzamento, ci sarà una riduzione’, mi diceva. Se qualcuno vuol vedere ho anche i messaggi…”. Invece, denuncia il leader di Dsp, “non è successo niente. L’ho interpellato altre due-tre volte per chiedere se ci fossero novità e lui non ha più risposto, è un maleducato. È chiaro che quello che sta succedendo qua in Toscana, non lo faremo ripetere in altre parti d’Italia, perché noi stiamo per arrivare e quando arriveremo queste cose non ci saranno più”.

“Oggi le elites del mondo, la grande finanza, governano contro il ceto medio che viene depauperato, contro i commercianti, gli artigiani, gli imprenditori e contro la classe lavoratrice. Noi siamo la novità perché vogliamo unire la classe lavoratrice col ceto medio produttivo” ha detto Rizzo, spiegando che l’obiettivo di DSP a livello locale come una battaglia contro il “sistema Toscana” del PD: “È lo stalinismo senza Stalin, cioè sono le idee che non ci sono più e c’è solo una formula di potere e quando questa formula di potere permane diventa gangsterismo, non è stalinismo senza Stalin, ma è solo gangsterismo“.

Il candidato governatore per DSP, l’imprenditore agro-vinicolo Hubert Ciacci, ha sottolineato alcuni punti del programma: potenziamento della santà pubblica, tutela degli agricoltori, no alle pale eoliche che deturpano il territorio.

Scritto da: Redazione Novaradio