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“L’offensiva su Gaza è la ‘Soluzione Finale’ per la questione palestinese. E anche l?europaè colpevolr”- ASCOLA

today22/08/2025

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    Umberto de GIovannangeli, gionalista esperto di Medio Oriente, 22 agosto 2025

 

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“Noi che facciamo informazione, comunicazione, non dobbiamo avere paura a usare le parole appropriate. Quello che sta mettendo in atto Israele nei tank a a Gaza è la ‘soluzione finale’ della questione palestinese. Punto”. E’ netto Umberto di Giovannangeli, a lungo corrispondente dal Medio Oriente, parlando stamani ai microfoni di Novaradio dell’offensiva lanciata da Tel Aviv verso Gaza City con l’obiettivo dichiarato di occupare la capitale della Striscia ed evacuare 1 milione di persone. “A Gaza – ha dichiarato oggi il ministro della difesa israeliano Katz – le porte dell’inferno si apriranno presto, finché non accetteranno le condizioni israeliane”. Già dopo le prime ore di offensiva si contano decine di morti, mentre i media internazionali rilanciano i dati sulle vittime civili rese note da quotidiano israeliano Haaretz: l’83% sono civili.

“Reputo che sia scandaloso che ancora si discute se ci si divida sul termine genocidio: chiamatelo come volete, fatto sta che lì c’è l’annientamento di una popolazione, la cancellazione di un territorio. E questo discorso non vale soltanto per la Gaza, ma vale anche per la Cisgiordania, dove i ministri fascisti del governo Netanyahu, a partire dal ministro Smotric, si sono vantati che con il via libera a nuove unità abitative, più di 30.000, spezzano due la Cisgiordania e, come lui ha ha dichiarato, “seppelliamo ciò che potrebbe rimanere l’idea di uno Stato palestinese”.

Il tutto in un contesto in cui, al silenzio Usa si affiancano delle reazioni da parte di Onu e dell’Unione Europea che appaiono prese di distanza solo a parole: “E’ la complicità dell’inerzia, è la complicità delle lacrime di coccodrillo – dice De Giovannangeli – di chi poteva fare non ha fatto, è la complicità di che, nonostante ormai rischi di scomparire il popolo palestinese, non ha neanche il coraggio, penso all’Italia, al governo italiano, di riconoscere lo Stato palestinese. “La storia ricorderà questo. Quello in atto a Gaza è l’operazione di pulizia etica e di atti genocidiali, più grave che la storia ricorda dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Io non so nella storia se ci sarà un giorno in cui il diritto avrà di nuovo la meglio sulla legge della forza e della giungla – conclude – ma se un giorno ci sarà un Norimberga per Gaza, su quel tavolo degli imputati ci sarà un affollamento perché ce ne saranno molti: non sono soltanto i criminali che oggi governano Israele e l’America di Trump che li sostiene, ma tutti i leader europei”.

Scritto da: Redazione Novaradio