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Elezioni Regionali, dall’Arci Toscana. 16 “appunti” per i candidati governatore. E un consiglio: “Serve fare comunità, non risposte securutarie”

today26/09/2025

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    Simone Ferretti, pres. Arci Toscana, 26 settembre 2025

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FIRENZE – Cultura, rapporti con il terzo settore, il ruolo dei Circoli Arci nel tessuto sociale, ma anche accoglienza, antirazzismo e antifascismo: sono alcuni dei temi al centro dei 16 appunti che Arci Toscana sottoporrà ai candidati alla presidenza della Regione, con le priorità dell’associazione per il programma di governo regionale dei prossimi cinque anni. Sulla cultura, si spiega in una nota, nell’auspicare un vero e proprio assessorato per “l’accesso alla cultura” per tutte e tutti, Arci Toscana ritiene “sia urgente investire risorse aggiuntive nei processi che promuovono e supportano gli spazi culturali di comunità per rimuovere le disuguaglianze territoriali”.

La priorità, dice il presidente regionale ARCI Toscana, Simone Ferretti è “pensare ai temi della cultura come volano centrale dello sviluppo del nostro territorio, che produce ricchezza, ricchezza non solamente economica, ma anche di capacità di coagulo dal punto di vista del delle comunità”. Accanto a questo, il tutto il tema che riguarda il Terzo Settore: “C’è una legge regionale che è molto avanzata” ma “ancora devono essere fatti passi in avanti per quanto riguarda alcuni aspetti collegati alla coprogrammazione. Allo stesso In questo modo, crediamo che ci sia una necessità di riuscire a fare un censimento degli spazi pubblici che possano essere in qualche modo destinate ad attività per soggetti del terzo settore. C’è il tema del dell’Irap, è importante la diminuzione che c’è stata, ma noi chiediamo l’esenzione”.

Molti altri i temi che tocca il documento, dal ridare nuovo protagonismo alla cooperazione decentrata “in un mondo sempre più chiuso nei sovranismi”, rilanciare la Toscana come territorio di pace, ribadendo un secco “no” a nuove basi militari, ma anche la richiesta di una nuova spinta alle politiche collegate alla legalità democratica e all’antimafia sociale così come la necessità di un impegno sempre più attivo da parte della Regione per interventi a sostegno delle realtà in crisi a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici per riaffermare la dignità e il diritto ad un lavoro sicuro, stabile, tutelato.

Altri appunti parlano di laicità, tutela dei diritti civili, sanità, scuola e servizi sociali pubblici da difendere e diritto alla casa per tutte e tutti, oltre ad un impegno concreto su temi come il carcere (“strutturare in modo più efficace i percorsi di reinserimento sociale e sostenere l’impegno del terzo settore nelle attività all’interno degli istituti penitenziari”) e la tutela dell’ambiente e del paesaggio (“con scelte condivise e partecipate con le comunità locali”).

E sul dibattito in tema sicurezza al centro degli ultimi giorni della campagna elettorale, tra le richieste di Tomasi (centrodestra) di uno o due CPR peri migranti e quella di Giani (centrosinistra) di una polizia regionale, Ferretti lancia un messaggio chiaro: “Serve costruire comunità più coese” che “si sviluppano nel momento in cui si riescono a implementare e a strutturare i legami forti che stanno all’interno delle nostre comunità. La scelta securitaria parla alla pancia delle persone e non alla testa. Governare una regione vuol dire dare anche degli impulsi rispetto a quello che può essere lo sviluppo nel suo complesso, politiche di lungo respiro. Passa da là più che a risposte sicuritarie, il percorso per una Toscana del futuro”.

Scritto da: Redazione Novaradio