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Flotilla, a casa l’equipaggio della nave Karma. Massa (Arci Nazionale): “Governo balbuziente e incapace di garantire sicurezza” – ASCOLTA

today06/10/2025

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    Walter Massa, pres. Arci Nazionale – 6 ottobre 2025

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ROMA – Mentre a Sharm el Sheik stamani si sono aperti i colloqui sul piano di pace Trump, in Italia è atteso il ritorno in giornata dei 15 attivisti della Global Sumud Flotilla ancora trattenuti in Israele. Gli altri italiani, compresi l’equipaggio della nave “Karma” di Arci Nazionale e del progetto TOM – Tutti gli occhi sul Mediterraneo, sono rientrati già ieri, tra cui il presidente Arci Milano Maso Notarianni,  e i fiorentini Margherita Cioppi (capomissione) e  Saverio Tommasi (giornalista).

Sani e salvi, ma provati dai giorni di detenzione in Israele, durante i quali – hanno raccontato – sono stati sottoposti ad un trattamento piuttosto duro. I primi racconti parlano di “riti di umiliazione”, minacce e intimidazioni da arte dei militari, privazione degli effetti personali comprese le medicine, cibo scarso e di cattiva qualità, detenzione in celle affollate e scomode. “Li abbiamo trovati nonostante tutto bene, ovviamente senza più nulla – racconta a Novaradio il presidente nazionale Arci Walter Massa, che subito aggiunge: “Rimaniamo concentrati su chi deve ancora arrivare, chi deve ancora essere rilasciato dato che è stato detenuto illegalmente e non perdiamo il pensiero su quello che continua ad accadere a Gaza e in Palestina. Ci sarà tempo per denunciare, come hanno fatto i deputati e i parlamentari l’altro giorno in conferenza stampa, questa torsione autoritaria fortissima del governo israeliano: hanno parlato di una nuova riedizione della caserma di Bolzaneto”.

Governo che, secondo Massa, non ha dato buona prova né prima e né durante la vicenda del blocco della Flotilla: “Il governo ha balbettato sul piano politico, per la presidente Meloni l’unico problema era l’irresponsabilità della flottiglia. Il governo italiano non ha mosso un dito: non nelle ultime settimane, ma in questi due anni. Continua a essere uno dei pochi che non ha riconosciuto lo stato di Palestina, isolato completamente a livello internazionale, solamente per continuare a mantenere salda quell’alleanza della destra internazionale, che vede proprio appunto Netanyahu, Orban, la Meloni, Milei e altri, ovviamente la Casa Bianca in testa”. Ma on solo: “Non è stato in grado di tutelare neanche che i suoi cittadini, pur essendo anni che ci si riempie la bocca di sovranità, ‘prima gli italiani’ e di ‘tutela dello spazio nazionale’. Ha balbettato sul piano delle relazioni internazionali e diplomatiche.

“Pur di raccogliere qualche briciola – prosegue Massa-  la nostra presidente del Consiglio è stata a cuccia dietro gli Stati Uniti d’America per non contentare il presidente Netanyahu. Credo che tutto torni rispetto a quello che abbiamo vissuto in queste drammatiche ore, in cui per quasi 48 ore noi non sapevamo dove erano stati rinchiusi e che fine avevano fatto i nostri connazionali, e in cui lo stesso governo per più di 24 ore non sapeva dov’erano i propri parlamentari della Repubblica”.

A fronte di questo atteggiamento, c’è una opposizione alla guerra e alle politiche fin qui condotte  che negli ultimi giorni di è concretizzata nelle milioni di persone scese in piazza per lo sciopero generale e nella manifestazione di sabato a Roma. Per alcuni osservatori è nato – o rinato “un movimento”, come non si vedeva dai tempi dei Social Forum o delle mobiltitazioni per la pace del 2003: “Ci sono analogie col movimento di Genova, al di là del fatto che se non vi vengo da quella città e anche col movimento della pace. Il dato politico più evidente e interessante dal mio punto di vista è che questo movimento come quello di Genova, come in parte anche quello sul Vietnam e poi sicuramente quello pacifista, ha rimesso al centro una cosa che di questi tempi considero rivoluzionaria:  il fatto di scendere in piazza sicuramente per se stessi, ma soprattutto per gli altri e per altre situazioni con un’idea che il mondo così non possa andare avanti e, giusto per citare Genova, e con l’idea che un altro mondo è possibile”.

 

 

Scritto da: Redazione Novaradio