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Regionali, Galletti (M5s): “La sfida è mettere a terra tutti i 23 punti del patto con il PD”. E per il MoVimento auspica l’assessorato al lavoro o all’ambiente – ASCOLTA

today15/10/2025

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    Irene Galletti, consigliera regionale M5s, 15 ottobre 2025

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TOSCANA – Nonostante che per Il MOVimento 5 Stella la tornata elettorale delle Regionali 2025 segni il punto più basso di consenso elettorale (55.00 voti e 4,34%, quarta forza della coalizione di campo largo), sarà anche quella del primo ingresso in maggioranza e, a meno di sorprese, anche nella giunta regionale del “Giani bis”. Un ingresso pagato al prezzo di una forte emorragia elettorale (cinque anni fa i voti furono 135.00, oltre il 7%).

Irene Galletti, per 5 anni capogruppo M5s uscente in Consiglio Regionale e fresca di rielezione a consigliera, parlando stamani a Novaradio difende la scelta di “campo largo” e minimizza il tracollo elettorale: “Era fisiologico, inevitabile probabile che una componente della nostra comunità non fosse d’accordo con con questa scelta e in qualche modo lo dimostrasse all’interno delle urne”. E aggiunge: “Il lavoro futuro sarà dimostrare che la scelta che è stata fatta dalla comunità a maggioranza era la migliore possibile che quindi porteremo a casa nel corso dei 5 anni i risultati di quei 23 punti che sono stati fatti firmare”. Quel patto per Galletti è una vera e propria Bibbia: “I 23 punti, dal momento in cui sono sottoscritti non sono da mettere in discussione, è da mettere in discussione la messa a terra”.

Che fare però ad esempio con il no alla nuova pista dell’aeroporto che invece lo stesso Giani vuole? “L’ipotesi di un via libera da Roma del Masterplan è molto complessa e credo anche poco fattibile – dice Galletti – credo che andare avanti nel nuovo nell’aeroporto di Peretola significhi una messa in sicurezza e soprattutto una normalizzazione ambientale di un’infrastruttura. E nel frattempo bisogna accelerare i lavori su Pisa”.

E con le forti resistenze della componente moderata e riformista della maggioranza su altre questioni, dall’urbanistica, ai temi ambientali, al reddito di cittadinanza. sarà un braccio di ferro continuo? ” Mi aspetto che ci sia perlomeno un dialogo – dice Galetti – sono sicura che molte delle convinzioni della componente riformista saranno riviste da quello che è il dato dei fatti, c’è un impoverimento della popolazione toscana”.  Ma non solo: “L’ala riformista si dovrà un poco anche rassegnare al fatto che ci sono più di una componente di natura diversa dalla propria che ha vinto in Toscana e che avrà tutto l’intento di cercare di spostare il lago della bilancia in una direzione progressista”.

Su quali temi? Galletti ne enumera diversi: il salario minimo e il già citato reddito di cittadinanza regionale, l’acqua pubblica, la revisione del piano cave, la revisione del piano rifiuti. E anche il tema della legge Marson, delle bonifiche e del contrasto al dissesto idrogeologico: “Oltre ad andare sulla logica del risanamento del territorio, bisogna lavorare molto di più sulla prevenzione. Abbiamo 1 milione e mezzo in più di toscani che sono esposti al rischio idrogeologico più 52%” ricorda.

Un elenco di temi che sembra tradire il forte interesse del M5s nel ricoprire un posto chiave in giunta proprio nei settori di lavoro e ambiente. Galletti non nega: “Assolutamente, questo naturalmente ci aspettiamo che sia una delle questioni che verrà toccata quanto prima, tutti abbiamo la necessità di una rappresentatività anche all’interno della giunta”.

E per un assessorato, anche contando gli equilibrismi necessari tra i territori, il primo nome papabile è proprio quello della “pisana” Galletti… “Sono pronta a mettere i panni che la comunità mi chiederà di mettere e dove potrò dare e dove potrò dare il mio contributo” chiosa: “Non mi pongo adesso questo problema ma quello di raccogliere tutte le esigenze e portarle all’interno della maggioranza”

Scritto da: Redazione Novaradio