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“Il futuro ir-rompe”, sabato l’ex Gkn in corteo: “Consorzio della Piana bloccato, dietro il logoramento c’è del dolo” – ASCOLTA

today16/10/2025

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    Dario Salvetti, Collettivo Fabbrica ex GKN, 16 ottobre 2025

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TOSCANA – Torna in piazza sabato prossimo la protesta dei lavoratori della ex GKN: 4 anni dalla chiusura della fabbrica, dopo 15 mesi senza stipendio, il licenziamento e altri 7 di cassa integrazione, dopo l’approvazione di una apposita legge sui consorzi industriali, e la creazione del Consorzio della Piana incaricato di aprire la strada alla reindustrializzazione, ancora non ci sono riposte concrete per i lavoratori, per il territorio e per la comunità solidale che in questi anni ha sostenuto la loro battaglia e il piano industriale presentato oltre un anno fa.

Anzi: per ammissione stessa dl presidente, Andrea Puccetti, si scopre che il Consorzio della Piana è di fatto bloccato, in attesa della nomina di una figura tecnica, il revisore contabile, che non potrà avvenire finché non entrerà in piena operatività la Commissione del Consiglio Regionale, quindi a metà dicembre prossimo.

“Sono stati persi altri mesi di tempo: rimane solo la rabbia. Ad oggi il consorzio non ha prodotto alcun atto ufficiale. In pratica è stato creato per restare fermo cinque mesi” attacca Dario Salvetti, che aggiunge: “La politica istituzionale vuole passare per sprovveduta? Ormai in chiunque avanza legittimamente il sospetto che questo logoramento sia studiato nei minimi dettagli; che si stia giocando in maniera grave sulla stanchezza e la disperazione di operai senza stipendio prima, e di disoccupati ora, in lotta da quattro anni. Evidentemente c’è un sistema intero che non vuole che la reindustrializzazione ecologica dell’ex Gkn diventi un esempio contagioso”

Ed ecco perché gli operai tornano in piazza, invitando con loro a sfilare la comunità solidale: il “futuro ir-rompe” è il titolo della manifestazione: per continuare a farsi sentire, continuare a “rompere”, a porre una semplice domanda: “quando riapre la fabbrica”. L’appuntamento per la manifestazione fiorentina di sabato è dalle 14.30  in piazza Ugo di Toscana, all’interno dell’Università di Novoli, dove sorgeva un tempo la fabbrica Fiat da cui discende direttamente lo stabilimento GKN: da lì il corteo i muoverà nelle strade del quartiere di Rifredi, per il futuro della fabbric, ma anche per ribadire come le logiche del profitto, della speculazione, dello sfruttamento di cui è vittima la ex GKN sono le stesso che altrove portano impoverimento, guerra, fame e morte. “Chi semina il nostro logoramento – dichiara il Collettivo – rischia di continuare a raccogliere solo rabbia, tanta. Siamo resistenza prolungata, un Davide contro Golia, una flottiglia di terra che deve salpare contro questa economia del ricatto, del genocidio e del riarmo”.

Il giorno successivo, domenica 19 ottobre, un altro appuntamento. dalle 10 alle 16 al presidio ex Gkn di Campi Bisenzio, a presidio permanente si terrà una giornata di convergenza con le Comunità Energetiche Resistenti Solidali, potenziali clienti del piano industriale della ex Gkn.

La politica istituzionale vuole passare per sprovveduta? Sappia che tutto il mondo ormai sospetta legittimamente che ci sia del dolo” dica a Novaradio Dario salvetti

[Campi Bisenzio, 16 ottobre 2025]
Un corteo per chiedere una cosa apparentemente semplice: quando riapre la ex Gkn?
dove una volta c’era la Fiat, poi diventata Gkn Firenze.

«La domanda è semplice, ma la risposta non è scontata. Anzi, non c’è. E non ci sarà, evidentemente. Viene fuori che il consorzio industriale pubblico, creato a luglio, è inoperativo e lo sarà praticamente per tutto l’anno – dice il Collettivo di Fabbrica –. Un anno fa lanciavamo l’allarme sul nostro piano industriale a rischio. Cosa è cambiato in un anno?

Ricordiamo: il consorzio industriale nasce già in gravissimo ritardo. Per tutto il 2023 abbiamo denunciato il rischio di speculazione immobiliare sull’area. E guarda caso oggi l’area è in mano a soggetti con profilo immobiliare. Le istituzioni però lamentavano di non avere gli strumenti per intervenire. Abbiamo scritto una legge nel febbraio 2024 per rispondere a questo tema. La legge è stata modificata e fatta propria dal Consiglio regionale con enorme ritardo: nel dicembre 2024. Poi sei mesi per formare il consorzio e infine la beffa: il consorzio è inoperativo e lo sarà praticamente per tutto l’anno. Ad oggi non può comprare nemmeno una biro dal cartolaio, perché privo del revisore contabile. Né esiste, a nessun livello, alcun tavolo istituzionale di altro tipo su ex Gkn.»

Di fatto, il lavoro per arrivare alla pubblica utilità sull’area della ex Gkn non è nemmeno iniziato.
Mentre gli ex dipendenti sono al settimo mese di disoccupazione, dopo 15 mesi senza stipendio e tre procedure di licenziamento.

«Più ripetiamo che il tempo è un fattore chiave e più si scopre ogni volta un nuovo elemento di perdita di tempo e di logoramento – spiega il Collettivo –. Il tutto viene ogni volta coperto con qualche problema tecnico. La politica istituzionale vuole passare per sprovveduta? Ormai in chiunque avanza legittimamente il sospetto che questo logoramento sia studiato nei minimi dettagli; che si stia giocando in maniera grave sulla stanchezza e la disperazione di operai senza stipendio prima, e di disoccupati ora, in lotta da quattro anni. Evidentemente c’è un sistema intero che non vuole che la reindustrializzazione ecologica dell’ex Gkn diventi un esempio contagioso, un’alternativa al riarmo, all’economia del genocidio.»

Due gli appuntamenti per il fine settimana:
sabato 18 ottobre dalle 14.30 corteo a Firenze (concentramento in piazza Ugo di Toscana, all’interno dell’Università di Novoli) e poi domenica 19 ottobre dalle 10 alle 16 al presidio ex Gkn di Campi Bisenzio, per una giornata di convergenza con le comunità energetiche, potenziali clienti del piano industriale della ex Gkn.

 

Scritto da: Redazione Novaradio