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PD Firenze, Nardella avverte l’ala schleiniana: “Sì ad una svolta ma condivisa, no a processi sommari o capri espiatori” – ASCOLTA

today24/10/2025

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    Nardella su polemiche interne PD 24102025

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FIRENZE –  Tira aria di “resa dei conti” all’interno del PD fiorentino dopo i risultati elettorali alle Regionali: solo il 27% raccolto in quella che era una delle “capitali” del voto Dem (solo un anno fa, 35% alle europee e 30% alle comunali). La componente schleiniana “preme” da giorni per un cambio di guardia alla testa del partito, fin qui guidato da Andrea Ceccarelli. E così torna a delinearsi all’orizzonte uno scontro tra la componente progressista e quella moderata, tanto che già circolano i nomi di due possibili sfidanti nella corsa alla segreteria gigliata: Luca Milani, attuale capogruppo Pd in Consiglio Comunale per l’area Schlein, e Niccolò Falomi, già consigliere speciale della giunta Nardella, vicino al deputato Federico Gianassi, per l’ala moderata.

Agli esponenti dell’area Schlein arriva oggi un avvertimento esplicito da parte dell’ex sindaco e ora europarlamentare Dario Nardella, che si è rivolto direttamente al segretario Emiliano Fossi: “Se Fossi vuole aprire una nuova fase che vale per la Toscana, per Firenze, in modo serio e approfondito, dove non ci sono figli e figliastri, noi ci siamo. Ma se invece si cerca un capro espiatorio e si usa” il risultato del collegio di Firenze città alle regionali “per una resa di conti allora noi ci saremo ma dall’altra parte, anche perché Firenze non è andata male”, “se si cercano scorciatoie noi non siamo d’accordo perché i cittadini non vogliono questo”.

L’ex sindaco ha spiegato che alle regionali “c’è stato un travaso di voti dal Pd alla lista Giani perché Giani è forte a Firenze e la lista moderata ha attecchito nella comunità fiorentina. Quindi io mi auguro che non ci siano processi sommari. In un grande partito un gruppo dirigente serio fa un’analisi approfondita e credo che sia giusto fare un’analisi non solo sulla città di Firenze, ma su tutta la provincia di Firenze e su tutta la regione Toscana perché penso che sia necessario aprire una fase nuova di rilancio del Pd in Toscana che generosamente ha dato un grande contributo alla vittoria di Giani, ma anche perso molti consiglieri regionali e 125.000 voti”.

Scritto da: Redazione Novaradio