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Acqua pubblica, il dibattito si sposta dal “se” al “come”. Falchi: “Essenziali sono proprietà interamente pubblica e poteri reali ai Comuni” – ASCOLTA

today28/10/2025

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    Lorenzo Falchi , sindaco uscente Sesto Fiorentino e neoconsigliere regionale AVS -28 ottobre 2025

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FIRENZE – “Una svolta molto attesa che arriva dopo mesi, ma l’importante è che ci sia una maggioranza molto ampia che ritiene quello che solo fino a poco tempo fa ritenevamo in pochi, insieme all’Alleanza Verdi e Sinistra e insieme ad alcune amministrazioni: che Publiacqua dovesse tornare ad essere una società interamente pubblica, che la gestione del servizio idrico dovesse rispondere esclusivamente a logiche pubbliche di interesse pubblico generale e che non si dovesse invece ipotecare per altri 30 anni una gestione misto pubblico-privata”.

Esulta Lorenzo Falchi, sindaco uscente di sesto Fiorentino, per l’annuncio qualche giorno fa da parte della sindaca di Firenze Sara Funaro di sospendere per sei mesi la gara per la scelta del socio privato di Publiacqua  per la gestione del servizio idrico, di fatto anticamera per l’avvio dell’iter di ripubblicizzazione dell’acqua. Falchi infatti è tra i sindaci (13 in tutto) che da tempo chiedevano un stop al percorso della multiuyility quotata in borsa e il ritorno alla gestione totalmente pubblica dell’acqua.

Oggi la Commissione Controllo di Palazzo Vecchio ascolterà il presidente dei AIT, l’autorità idrica Tosca. Il dibattito rimane aperto sulle forme societarie e sugli strumenti da utilizzare per arrivare all’obiettivo: società in house all’interno della futura holdiung Alia-Plures, società municipalizzata classica o società benefit? “L’importante – taglia corto Falkchi – è che si garantiscano due punti: una proprietà tutta in capo ai comuni senza soci provati, e la ‘gestione analoga’ che permetta un real controllo non solo su bilancio, ma anche sul piano industriale, gli investimenti e la gestione economica. Ma come ricomprare le quote di Acea in Publiacqua, che si calcolano con un valore non inferiore a 100/120 milioni?

Dove ci stanno i privati nella gestione dei servizi pubblici eh eh lo fanno, ovviamente, per un legittimo una legittima aspettativa di aver di dover remunerato il proprio investimento. Le bollette dei cittadini devono servire esclusivamente per gestire bene il servizio, garantire eh tariffe il più possibile contenute e investimenti in grado di migliorare la qualità del servizio. Acneh qui per Falchi si tratta di una questione non insormontabile. “Bisogna rimodulare il piano industriale di Plures – avverte – ma poco fa Plures ha approvato un un piano industriale di oltre 1 miliardo. Destinare un decimo ad un investimento remunerativo come il riacquisto del 40% delle volte di Publiacqua, mi sembra una cosa assolutamente razionale, perché quel 40% una volta riacquistato porta con sé il 40% degli utili, che anziché ad Acea rimane dentro la società

Io credo che un’azienda interamente pubblica con un affidamento in house e che quindi eh la presenza e il ruolo dei comuni del pubblico sia totale è la migliore garanzia perché si possa lavorare ad una gestione virtuosa.

Scritto da: Redazione Novaradio