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Una copertura per i rider bloccati causa caldo o maltempo: ripresentata a casa Rider la “pdl Griseri-Prisco” – ASCOLTA

today12/11/2025

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    Muhammad Usman, rider 12112025

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    Chiara Gribaudo, dep. Avs su proposta cig maltempo rider 12112025

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    Mattia Chiosi, Nidil Cgil su proposta Gribaudo 12112025

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    Ruben Zappoli Ndil Cgil su Casa Rider 12112025

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FIRENZE – “Serve un ammortizzatore sociale che tuteli quei lavoratori e quelle lavoratrici quando c’è un evento meteo, perché dire soltanto ‘Fermatevi e non lavorate’ non è certo una copertura seria”. Lo ha affermato Chiara Gribaudo, deputata Pd e prima firmataria della proposta di legge “Griseri-Prisco” per la tutela dei rider, che oggi ha presentato la proposta di legge a Firenze in un evento promosso dal Nidil-Cgil presso “Casa Rider’ di via Matteo Palmieri.

“Chiediamo la discussione in commissione lavoro alla Camera della proposta nella sua interezza”, ha detto Gribaudo, ricordando che “durante le sessioni di bilancio dello scorso anno la legge era stata trasformata in un emendamento alla manovra per provare a strutturarla, con un fondo sperimentale di tre anni. Il governo l’ha bocciata: l’abbiamo ripresentata nei decreti successivi laddove c’era una compatibilità di materia, ma è sempre stata bocciata. Ci sono in questo momento due veicoli, la nuova legge di bilancio e il decreto sicurezza sul lavoro che attendiamo ancora di vedere dove inizierà l’iter parlamentare. Noi proveremo anche in quel contesto”.

“Se c’è tanto caldo, noi non lavoriamo e rimaniamo tutta la giornata fuori senza pagat” racconta Muhammad Usman, rider per Deliveroo: “Se non ci sono le consegne, noi aspettiamo 12-14 ore”. Inuna settimana guadagna 250/300 euro, lavorando 7 giorni su sette: “Se c’era un contratto, lavoro fisso, sappiamo che non lavoriamo per forza. Se abbiamo partita Iva, anche se non lavoro, pago le tasse e guadagno poco”.

“A Firenze ci sono circa 500 rider, il numero varia perché le piattaforme non lo comunica – ricorda Mattia Chiosi, Nidil – ed eccetto una piccola parte di dipendenti contrattualizzati da just Eat, la stragrande maggioranza ha una partita Iva”: che in realtà è un lavoro dipendente, ma senza tutele dei dipendenti.

La ri-presentazione della pdl avviene non casualmente a Casa Rider. Attivo da febbraio scorso, è il primo esempio in Italia di un luogo, concesso gratuitamente dal Comune e gestito dagli operatori e dai volontari Nidl Cgil, in cui i rider possono riposarsi, riparare le bici, ricaricare gli smartphone necessari al loro lavoro, ma anche ottenere servizi di informazione e supporto legale, amministrativo, e fiscale. “Vengono da noi soprattutto lavoratori asiatici e africani, che hanno grossi debiti e devono lavorare per ripagarli e chiedono soprattutto servizi di consulenza per il lavoro e la casa” spiega Ruben Zappoli, Nidl Cgil: “Da giugno scorso in 500 sono passati da qui, alcuni perfino da Pisa o Vercelli. Segno che Casa Rider sta diventando per loro, grazie al passaparola, un punto di riferimento anche fuori Firenze”.

Scritto da: Redazione Novaradio