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Operai Euroingro in presidio aggrediti da un gruppo di imprenditori cinesi – FOTO / AUDIO

today17/11/2025

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    Arturo Gambassi sudd cobas 17112025

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PRATO – Ancora un’aggressione ad un gruppo di operai che stavano protestando durante un picchetto di sciopero nel distretto tessile. E’ successo stamani davanti alla sede della Euroingro, al Macrolotto1 di Prato, dove alcuni operai in sciopero, con l’aiuto del sindacato Sudd Cobas, avevano montato dei gazebi per rendere visibile la loro protesta contro lo sfruttamento in azienda: contratti al nero, turni infiniti, paghe irregolari.

Mentre si trovavano in presidio, denuncia il sindacato Sudd Cobas, “una trentina di persone tra cui erano riconoscibili alcuni padroni delle aziende interne alla Euroingro, hanno attaccato il presidio ed i lavoratori in sciopero” devastando i gazebi. Anche le forze dell’ordine presenti sono state aggredite, segnala il sindacato una agente scaraventata a terra. Due persone sono state portate via dalle forze dell’ordine. Il tutto è avvenuto sotto gli occhi dei giornalisti, convocati alla Euroingro per una conferenza stampa.

“Oggi gli sfruttatori hanno deciso di sfidare tutto e tutti, per rivendicare un loro presunto diritto a sfruttare indisturbati e senza proteste, di poter continuare a tenere lavoratori a nero e costringerli a lavorare 12 ore al giorno per 7 giorni alla settimana” denunciano i rappresentanti Sudd Cobas che parla di “assurdo che si fa realtà: datori di lavoro che attaccano un presidio di lavoratori” e di “senso di impunità che purtroppo continuiamo a trovare nei macrolotti pratesi”. “Chi troviamo a capo della Euroingro?” segala ancora il sindacato: “Da visura tra i consiglieri delegati troviamo ancora Zhang Sang Yu, detto Valerio, titolare di fatto della Texprint”, azienda al centro di una lunga vertenza per sfruttamento del lavoro.

“Non è una cosa nuova e purtroppo ancora una volta questo territorio deve far parlare di sé per questi episodi vergognosi di violenze contro chi rivendica i propri diritti” dice a Novaradio Arturo Gambassi, Sudd Cobas, spiegando che il presidio odierno era stato convocato per sostenere le rivendicazioni di 5 operai che lavorano in 4 negozi diversi della Euroingro:  I lavoratori sono venuti da noi denunciando condizioni di sfruttamento, ovvero lavoro di 11 ore al giorno da lunedì alla domenica, paghe da fame. Solamente tre di questi cinque avevano un contratto, che era comunque un contratto part-time eh determinato”. “Nelle ultime settimane – racconta – avevamo cominciato una trattativa sindacale con tutte queste aziende coinvolte, trattativa che però è sfumata giovedì in cui si sarebbe dovuto solamente firmare l’accordo, ma le aziende si sono presentate con una mazzettata di soldi contanti per far rinunciare ai lavoratori ai contratti e chiudendo qualsiasi discussione sulla regolarizzazione e stabilizzazione di questi lavoratori. Poi il giorno successivo, che era venerdì, un altro lavoratore di un altro negozio all’Euroingro con cui avevamo fatto vertenza in estate, va al lavoro e viene licenziato da un giorno all’altro senza un motivo chiaro. È chiaramente una guerra alla sindacalizzazione che si sta svolgendo all’interno di questo centro di distribuzione. Noi ovviamente no ci faremo intimidire”.

 

Scritto da: Redazione Novaradio