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Le Selezioni Musicali del Martedì - 18 novembre 2025
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Luca Milani, capogruppo Pd Consiglio Comunale – 19 novembre 2025
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Dmitrij Palagi, cons. Sinistra – 19 novembre 2025
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FIRENZE – Si riunisce oggi l’assemblea dell’AIT – Autorità Idrica toscana in cui i sindaci toscani saranno chiamati a sancire la svolta verso la ripubblicizzazione di Publiacqua. All’ordine del giorno infatti ci sarà lo “stop” al bando di gara per la scelta del socio privato (l’assetto nelle carte prevede il 30%), passo preliminare per immaginare una società di gestione del servizio idrico pubblica al 100%, la “liquidazione” delle quote acquisite a suo tempo da Acea e il ritorno della gestione sotto il pieno controllo dei Comuni.
Una direzione già a suo tempo indicata dalla politica regionale – la direzione del Pd regionale ha da tempo detto “no” alla quotazione in Borsa, una dozzina di Comuni medio-piccoli lo chiedevano da mesi, e il governatore Giani ne ha fatto un cavallo di battaglia nell’ultima campagna elettorale – su cui si è allineato anche il Comune di Firenze. La sindaca Funaro nelle scorse settimane aveva detto di volere una Publicaqua pubblica senza che questo si traducesse in un aumento delle tariffe.
la riunione dell’AIT servirà a dar forma, con provvedimenti ufficiali, a questo nuovo indirizzo. La questione rimane però tutt’altro che pienamente risolta, e si sposta sulle forme della governance: il dibattito è tra chi – come Sinistra Progetto Comune ma anche alcune componenti schleiniane del Pd rappresentante dalle assessore regionali Monni e Nardini – sostiene la necessità dello scorporo di Publiacqua dalla multiutility. Una prospettiva avversata invece dalla componente riformista nardelliana del Pd, preoccupata del fatto che lo scorporo di Publiacqua (11 ML di utili nel 2024) possa squilibrare i conti della multiutility (piano di investimento e debiti da 800 ML).
Nell’ultima seduta il Consiglio Comunale fiorentino ha approvato a maggioranza Pd-Avs una mozione che impegna la giunta affinché “l’acqua venga riconosciuta come bene pubblico essenziale, da gestire nell’interesse collettivo e senza fini di lucro”. Bocciata invece una mozione con cui la Sinistra chiedeva proprio lo scorporo di Publiacqua. “Nostro obiettivo è una gestione pubblica dell’acqua non una società in house” rivendica Luca Milani, capogruppo Pd a Palazzo Vecchio. Che sullo scorporo di Publiacqua invece esprime molta cautela: “Potrà stare anche all’interno di una società come la multiutility Plures, però intanto tracciamo una linea bella netta, rimettiamo i puntini sulle I, ribadendo che un bene primario deve essere gestito senza che nessuno ne faccia un utile”.
“Rivendichiamo di aver portato sulle nostra posizioni il Pd – dice Dmitrij Palagi, consigliere comuale Sinistra Progetto Comune che aggiunge: “Solo però una Publiacqua fuori dalla multiutility garantisce che l’acqua non venga utilizzata come “cassa” per recuperare le risorse che servono ai Comuni-soci”.
Scritto da: Redazione Novaradio
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