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Giani bis, via alla nuova Giunta con le deleghe. Monni alla Sanità, Nardini alla Scuola e spunta la delega per il “diritto alla felicità” – ASCOLTA

today20/11/2025 1

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    Eugenio Giani presenta le deleghe della nuova giunta

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    Giani su tre delibere approvate e e giunte sui territori

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    Giani su delega alla felicità

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    Monia Monni, assessora a sanità e sociale

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    Alberto Lenzi, assessore al lavoro

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    David Barontini, assessore all’ambiente

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    Filippo Boni, assessore alle infrastrutture

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    Leonardo Marras, assessore al turismo

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FIRENZE – Ufficializzate le deleghe della nuova Giunta che guiderà la Regione Toscana nel secondo “governo Giani”. Confermate come previsto le indiscrezioni su Monia Monni che avrà la Sanità e Sociale, mentre per Leonardo Marras, un maxi assessorato con attività industriali, turismo, agricoltura con anche la delega alle cave e le terme. Alla ex capo gabinetto Cristina Manetti andranno la cultura, parità di genere, università e la nuova delega per il Diritto alla felicità.

La Vice Presidente Mia Diop(Pd) seguirà le deleghe su pace, legalità, attività di partecipazione e cooperazione internazionale. Ad Alberto Lenzi di AVS il compito di seguire le deleghe sul lavoro ed innovazione tecnologica mentre il rappresentante del Movimento 5 Stelle in Giunta, David Barontini, seguirà le politiche ambientali.

Alessandra Nardini, anche lei tra le tre conferme dalla vecchia giunta, avrà le deleghe la scuola, la casa, l’immigrazione e l’accoglienza, oltre alla cultura alla memoria, mentre Filippo Boni seguirà l’assessorato per le infrastrutture, trasporti e urbanistica.

Tra le novità di questa legislatura da ricordare anche il ruolo di Sottosegretario alla presidenza che ricoprirà l’ex portavoce di Giani, Bernard Dika, che avrà anche una funzione di supporto alle deleghe del presidente, ovvero bilancio, protezione civile, partecipate, sport, personale, energiae geotermia, difesa del suolo, disesto idrogeologico, caccia e pesca.

“L’equilibrio tra le deleghe ha corrisposto alla pluralità di una Giunta che ha fatto un grande investimento sui giovani, con energie nuove (5 assessori nuovi) e caratteristiche di grande operatività” ha commentato il Presidente Eugenio Giani al termine della prima Giunta di stamani. “Vedo uno spirito e un movimento giusto – ha aggiunto – per dare risposte in termini di servizi, di ideali e di prospettiva all’identità della Toscana a tutti i nostri cittadini, alle toscane e ai toscani”.

La delega al diritto alla felicità, assegnata a Cristina Manetti, “è una delega che io ho voluto – ha proseguito – perché in qualche modo noi dobbiamo essere consapevoli che, se il diritto alla felicità è previsto nella Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti, ormai gli studi l’hanno acclarato, fu per merito di un toscano, Filippo Mazzei, che fece parte, in quanto grande amico e molto legato al presidente Thomas Jefferson, di quel gruppo di studio che elaborò la Costituzione degli Stati Uniti”. Da qui a Natale, ha annunciato il governatore, “io fisserò con i presidenti di Provincia 10 riunioni, a cui naturalmente sono invitati il presidente e tutti gli otto assessori più il sottosegretario”. Attraverso le Province, ha detto Giani, “vogliamo interloquire da subito” con i sindaci della Toscana.

Il primo atto della nuova giunta regionale della Toscana è l’approvazione della proposta di delibera per il riconoscimento dello Stato di Palestina ha annunciato Giani. “Quando verrà approvata dal Consiglio regionale – ha spiegato – diventerà elemento di attivazione dell’iter parlamentare perché per iniziativa di legge regionale si possono attivare proposte di legge parlamentare e abbiamo voluto essere molto precisi sugli impegni, sul ‘due popoli, due stati'”. Nella stessa riunione di giunta, ha aggiunto Giani, “abbiamo approvato la delibera di modifiche statutarie che riguardano il diritto alla connettività, il diritto alla felicità che poi è anche oggetto di una delega, e un’altra serie di aspetti che si legano all’identità toscana. E poi, la proposta di delibera che è conseguente alla legge sulle strutture organizzative, proprio per adeguarle rispetto alle esigenze che abbiamo nel momento in cui componiamo la giunta”.

Scritto da: Redazione Novaradio