Contatti & info
Novaradio Città Futura
La radio comunitaria dell’Arci di Firenze
FM 101.5 Firenze e area metropolitana
FM 87.8 Mugello
Tel 055 0351664
Piazza de’ Ciompi 11
50122 Firenze
Listeners:
Top listeners:
play_arrow
Novaradio Ascolta la diretta
play_arrow
La Settima Ossessione - 10 dicembre 2025
Etichetta: Bronson Recordings
Distribuzione: Universal Music Italia
Promozione: GDG Press
Uscita: 28 novembre 2025
Anticipato dai singoli Lovers Drifters Foreigners, Hey There e Cold Hands, “Ritmo Lento” (Bronson Recordings) è il terzo disco della band bolognese, che con i lavori precedenti si è affermata come una delle realtà più interessanti e internazionali della nuova scena indie italiana, conquistando i palcoscenici di festival di tutta Europa, da Eurosonic a INMUSIC e The Great Escape, e raccogliendo ampi consensi in patria e oltreconfine, tra cui quello di Iggy Pop, che passa sistematicamente i loro pezzi nel suo programma su BBC6.
“Ritmo Lento” nasce da un rallentamento, da una sospensione: dopo anni di tour incessanti, ci siamo presi una pausa e abbiamo deciso di rimettere al centro la musica e le canzoni, senza preoccuparci troppo di etichette o sonorità. Racconta la band. Con questo disco abbiamo scelto un approccio più libero, curando non solo la scrittura ma anche la produzione e gli arrangiamenti in modo più personale. Volevamo lavorare senza vincoli, seguendo le idee al ritmo giusto, portando con noi l’esperienza accumulata lungo il percorso ma senza cadere nella routine.
Il risultato è un album libertario e liberatorio, sfaccettato e inquieto. “Ritmo Lento” porta alla luce l’essenza delle canzoni, accettandone le contraddizioni, i mutamenti, i contrasti, per ascoltare un’esigenza profonda: quella di reinventarsi e rinnovarsi, senza porsi limiti o incatenarsi a etichette predeterminate.
Un disco moderno e capace di catturare la tensione del mondo in cui viviamo. Lo stesso titolo esprime questa dialettica costante tra frenesia e pausa, nevrosi e respiro, desiderio di accelerare e bisogno di fermarsi. Un dialogo tra contrasti che si esprime anche nell’equa divisione del disco in due parti: sei tracce impetuose, adrenaliniche e dirette, mosse da vibrazioni rock elettriche, e sei più dense e meditate, spettrali e oniriche. Due approcci musicali diversi che rappresentano due facce della stessa medaglia, segnando l’evoluzione interiore e la maturazione dei Leatherette: un percorso che si muove tra pieni e vuoti, in cui gli opposti si incontrano, si accolgono e si abbracciano.
Melodie accattivanti e cori da cantare a squarciagola, cavalcate distorte e momenti più riflessivi: “Ritmo Lento” diluisce e confonde ogni confine musicale, reinventandosi con coraggio e curiosità, abbandonando le radici dichiaratamente punk della band (pur senza rinnegarle e mantenendone la potente visceralità) e muovendosi in esplorazione di nuovi modi di comporre, scrivere e suonare. Perché il punk, in fondo, è soprattutto libertà. E la vera coerenza sta nel permettersi di cambiare forma, scoprendo nuovi angoli e sfaccettature, seguendo l’anima di un’ispirazione che nel tempo è naturalmente evoluta e maturata.
Dodici racconti dall’identità imprevedibile ma precisa, nati da un mosaico di gesti quotidiani. Appunti scarabocchiati nei bar, messaggi vocali registrati a tarda notte: piccoli frammenti raccolti, smontati, trasformati e restituiti in una nuova forma, in modo condiviso e inedito per la band. Per la prima volta infatti hanno deciso di scrivere tutto da zero, senza recuperare materiale passato, seguendo solo l’istinto.
Un viaggio nella coscienza tra paure e desideri: amore e rabbia, passione e disillusione, tristezza e speranza convivono in testi (come sempre in inglese) in apparenza semplici e ripetitivi, di un’innocenza e assurdità quasi infantile, ma che aprono invece riflessioni profonde e varchi misteriosi. Parole che emergono dal subconscio, immagini a tratti criptiche che il gruppo ha imparato a non respingere.
L’album si apre con Magic Things, che ne incarna perfettamente lo spirito: un ritmo lento – appunto – ma espansivo e poroso, in cui riecheggia il senso inquieto di infinite possibilità. La segue Lovers Drifters Foreigners: una canzone in bilico tra il pub e il paradiso, inno all’ebrezza del non sapere dove si va, che comincia come un incubo spettrale per poi lanciarsi in una corsa frenetica prima di aprirsi a sospensioni post-jazz atmosferiche. Hey There spinge invece i confini della band verso un minimalismo sperimentale, unendo un basso ruvido e slacker a una voce fragile e intima, sospesa in un’atmosfera sognante e impalpabile. E poi la potenza sfrontata di Anyway, le scorribande impazzite del sax di Panic Attack, il grido travolgente e catartico di You Never Go Outside, il mantra ipnotico, onirico e psichedelico di Sorry. E ancora il disordine sperimentale di Cold Hands, dove il riff nato da un’idea su un registratore, si deforma fino a trasformarsi in un drone alieno proveniente da un altro mondo, precipitando poi nelle atmosfere noir e allucinate della title track Ritmo Lento, un brano che mastica gli anni Cinquanta come una notte senza fine. La segue la magnetica e dilatata New Bay, sospesa sul filo del sogno, che sfocia in un intimismo morbido e scarnificato con Situationship. In chiusura, il lamento storto, dilatato e dilaniato di Get Stuck.
Scritto da: Redazione Novaradio
Ogni puntata parte da una domanda, che possa aprire alle discussioni, per riflettere su se stessi e raccontarsi
close
Alla scoperta dell’universo musicale di Novaradio
15:00 - 16:00
Notizie e approfondimenti tra attualità e cultura
16:00 - 17:00
17:01 - 18:00
18:01 - 20:00
20:00 - 21:00
Novaradio Città Futura
La radio comunitaria dell’Arci di Firenze
FM 101.5 Firenze e area metropolitana
FM 87.8 Mugello
Tel 055 0351664
Piazza de’ Ciompi 11
50122 Firenze
© COPYRIGHT 2022 NOVARADIO CITTÀ FUTURA LA RADIO COMUNITARIA DELL' ARCI DI FIRENZE
sviluppato da InConcreto