Sciopero generale, domani Landini a Firenze. Rossi (Cgil Toscana): “Siano in piazza anche i leader dell’opposizione” – ASCOLTA

TOSCANA – Firenze al centro della mobilitazione nazionale domani per lo sciopero generale indetto dalla Cgil. Domani sarà di nuovo sciopero generale, contro la legge di bilancio a breve in discussione in Parlamento. Il capoluogo toscano infatti vedrà lo svolgimento di una manifestazione corteo – concentramento alle 9 in piazza Santa Maria Novella – cui prenderà parte il segretario nazionale Maurizio Landini, che parleràdal palco del comizio finale in piazza del Carmine

L’astensione dal lavoro riguarda tuti i settori, ad eccezione del trasporto aereo, del personale del ministero delle giustizia e del settore dell’igiene ambientale. Attesi disagi soprattutto nei servizi pubblici come scuola e trasporti. A Firenze lo sciopero riguarda iltpl sia su gomma che su ferro: per gli autobus garantite fasce di garanzia dalle 4,30 all 8,30 e dalle 12,30 alle 14,30, per la tramvia dalle 6,30 alle 9,30 e dalle 17 alle 20.

Per la Cgil si tratta del terzo sciopero generale del 2025, indetto contro una legge finanziaria definita “sbagliata, ingiusta e pericolosa”. Non affronta nessuna delle vere emergenze del Paese” spiega a Novaradio Rossano Rossi: “Non parla di salari che non reggono più il costo della vita, non parla di una sanità pubblica che sta cadendo a pezzi, non parla di sicurezza sul lavoro, non parla di giovani che scappano perché qui non trovano né stabilità né futuro”. “Non solo – aggiunge –  una Finanziaria di guerra e risorse che ci sono vengono investite nel riarmo, che implementa la deriva bellicista in atto la quale mette a repentaglio il futuro e un mondo pace per noi e i nostri figli. Nel biennio 2022-24 il drenaggio fiscale è costato 25 miliardi, solo in Toscana 1120 euro per ciascun lavoratore.

Tra le controproposte, più investimenti sui rinnovi salariali, sulla sanità pubblica. Come? Usando i 26 miliardi di euro che la Cgil stima potrebbero arrivare se solo si chiedesse un contributo dell’ 1,2/1,3% in più ai mega-ricchi che guadagnano oltre 2 milioni di euro all’anno: “In un paese in cui a fronte di una povertà assoluta che riguarda 5,5 milioni di famiglie e una povertà relativa che riguarda 12 milioni di famiglie, ci sono ricchi che aumentano in maniera esponenziale sempre più la loro ricchezza. E se noi chiediamo un contributo a chi guadagna più di 2 milioni l’anno non è una cosa giusta?”.

Uno sciopero generale che però stavolta la Cgil ha proclamato da sola, stavolta senza Cisl e Uil: “Non mi preoccupo se a volte siamo soli, perché non siamo soli. Siamo un sindaco che sta crescendo, rappresentiamo più di 5 milioni nel paese: vedrete, la gente comincia a capire ci crede, sa quali sono le bugie che racconta questo governo” dice Rossi, che invita invece a Firenze i leader dell’opposizione politica: “Se non vengono in piazza quando c’è lo sciopero nazionale generale, cosa hanno di più importante da fare per il governo?…”