Affitti brevi, novità in arrivo su controlli e “mini-case”. Ma sulla possibilità nuovi divieti fuori dal centro l’assessore frena – ASCOLTA

 –

FIRENZE – Stretta sui controlli in ambito di locazioni turistiche a Firenze: il Comune ha siglato un’intesa con la Guardia di Finanza che permetterà un più efficiente scambio e incrocio di dati utili a “scovare” irregolarità” nel settore delle locazioni in generale, e di quelle turistiche in particolare.

Inoltre, ha annunciato la sindaca Funaro, Palazzo Vecchio ha deciso di affrontare anche il tema dei “mini alloggi”  dalla dubbia abitabilità (spesso senza finestre e localizzati in scantinati) messi in vendita sul mercato immobiliare: a gennaio il Comune convocherà ad un tavolo tutti gli stakeholders – compresi amministratori di condominio, notai e portali immobiliari – “per condividere regole comuni  e fare in modo che siano i primi loro a non inserire annunci dove ci sono attività” di quel tipo.

“Abbiamo anche iniziato una collaborazione con una società spagnola che ci permetterà – spiega a Novaradio l’assessore al turismo Vicini – attraverso un’attività di ricerca dei dati sul sul web, di avere una capacità di controllo molto maggiore”

Sempre a gennaio, infine, saranno presentati i risultati del lavoro del consulente speciale del Comune, il professor Filippo Celata dell’Università di Roma, di studio sulle “aree omogenee” della città sul fronte degli affitti turistici al di fuori dal centro storico. Un tema importante perché legato alla possibilità di estendere anche a zone  fuori dalla cerchia dei viali gli obblighi e i divieti del regolamento sugli affitti brevi in area Unesco varato dal Comune nei mesi scorsi, e la cui applicazione esce rafforzata anche dalla recente sentenza della Corte Costituzionale che ha “promosso” la legittimità della legge toscana sul turismo.

A chiedere un intervento di limitazione agli affitti brevi sono anche i Quartieri, come il Q5 che lo chiede per le zone di Novoli e Rifredi che dopo lo stop agli airbnb in centro hanno visto una crescita degli annunci. Altra zone attenzionata è quella di campo di Marte. L’assessore al Vicini, ai microfoni di Noavradio, ridimensiona il fenomeno: “Noi abbiamo i dati delle autorizzazioni e non esiste alcun boom” assicura, e sull’ipotesi di nuovi divieti per altre aree della città aggiunge: “Abbiamo ricevuto ovviamente l’istanza del quartiere 5 che segnala a loro avviso una crescita di questo fenomeno, c’è l’attenzione anche su altri quartieri. Una volta ricevuta la relazione che verrà anche supportata da uno studio del nostro ufficio statistica, potremo trarre le nostre valutazioni ed eventualmente introdurre ulteriori limitazioni o criteri leggermente diversi rispetto a quelli che ad oggi vigono nel regolamento”.