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Sputnik - Blocchiamo tutto - 3 ottobre 2025
Eugenio Giani su accordo Pd-M5s 18082025
Paola Taverna su accordo Pd-M5s 18082025
Emiliano Fossi su accordo Pd-M5s 18082025
Irene Galletti su accordo Pd-M5s 18082025
Lorenzo Falchi su elezioni 18 luglio 2025
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FIRENZE – Partito Democratico e Movimento 5 Stelle hanno siglato oggi a Firenze il patto di coalizione in 23 punti a sostegno della ricandidatura di Eugenio Giani a presidente della Regione Toscana. “Sono spunti fondamentali – ha affermato Giani – per un programma che possa essere sempre più condiviso nei fatti, partendo naturalmente dalle reciproche posizioni”. Fra i punti contenuti nel patto, un sistema di reddito di cittadinanza regionale, interventi per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario e la riduzione della settimana lavorativa, il raddoppio ferroviario della linea Firenze-Pisa; la chiusura del rigassificatore Snam di Piombino; revisione del piano rifiuti e del piano cave, con il recupero dei principi della legge Marson sul governo del territorio; no alla base Nato di Firenze e all’ipotesi di insediamento militare nell’area di San Rossore. Viene inoltre ribadita la contrarietà al Masterplan di potenziamento dell’aeroporto di Firenze, e la volontà di trovare soluzioni di gestione in house per la Multiutility.
“Lo ritengo un modello molto trasparente, costruttivo – ha detto Giani -, che ci ha visto essere su alcuni di questi punti, nella grandissima parte, pienamente convinti e complici. In altri abbiamo un po’ ribadito le posizioni, con l’auspicio che proprio la comune esperienza, che auspichiamo di governo, possa sempre più affinare; e anche in quelli, partendo da posizioni un po’ diverse, renderci complici nel costruire il buon governo della Toscana”.
“Il campo largo che viene fuori in Toscana – ha detto – vuole essere un esempio a livello nazionale. Per Giani, nel rapporto col M5s c’è “una visione della Toscana che sui temi della scuola pubblica, della sanità, del lavoro riesce a creare infrastrutture moderne, efficaci, punto di riferimento a livello nazionale. Del resto, noi abbiamo vissuto negli ultimi mesi un impegno comune: pensate alla legge sul fine vita medicalmente assistito, o pensiamo alla legge sul salario minimo, all’impegno sulla Toscana diffusa che riecheggia in tanti punti del programma, anche sulla sanità: guai a pensare di chiudere i piccoli ospedali, quelle delle aree più interne. E contemporaneamente, in tutti questi punti troveremo la possibilità di un contributo all’intera coalizione”.
Punto di vista sul quale si trova in linea Paola Taverna, vicepresidente vicaria del Movimento 5 stelle: “Ci stiamo impegnando per dare una nuova soluzione anche a una destra dilagante, che ha necessità di avere delle forze politiche che si incontrino, soprattutto e principalmente su dei temi che le vedano in qualche maniera concordi nel dare una soluzione, anche un’alternativa a una destra che purtroppo sta distruggendo l’aspetto sociale di questo paese”. “La firma è un vero e proprio impegno – ha osservato – che prende il presidente Giani con il Movimento 5 Stelle, ma con tutti i nostri iscritti, e con tutti coloro che si riconoscono anche in questa nuova visione della Toscana, sicuramente centrata sulla tutela dell’ambiente è centrata su una sanità pubblica e una Toscana sicuramente più sostenibile”. “Devo dare adito al presidente di averli accettati tutti e 23. Questo per noi è stato un segno importante di apertura verso anche prospettive nuove per la Toscana”.
“Siamo molto contenti – ha affermato Emiliano Fossi, segretario del Pd Toscana – perché viene premiato il lavoro che il Pd ha fatto, testardamente unitario nella costruzione di una coalizione ampia, progressista che vada dalle forze più moderate che hanno fatto una precisa scelta di campo, di stare sullo schieramento di sinistra, e con le altre forze, appunto, come Movimento 5 Stelle, Avs, cioè quelle forze politiche in questi anni non erano state parte dell’alleanza che ha governato la Regione Toscana. Questo è un fatto molto importante per la Toscana, perché vuol dire che si innova e si rinnova, si mette in discussione, non si flette a conservatorismi, ma si prova a interpretare il cambiamento”.
Per Irene Galletti, coordinatrice regionale M5s e capogruppo in Consiglio regionale, le proposte del Movimento “non sono frutto di un’opposizione sterile ma di 10 anni di lavoro intenso nei quali per ogni voto contrario che c’è stato all’interno del consiglio, c’è stata anche una controproposta”, per cui l’intenzione è “continuare con la stessa intensità e con ancora più convinzione, e anche preparazione, all’interno di un’altra strada che non cambia niente di quelle che sono le nostre intenzioni, non cambia niente di quella che è la nostra volontà di cambiare alcuni aspetti della nostra Toscana”. Per il potenziamento dell’aeroporto di Firenze, stante la contrarietà del M5s all’attuale Masterplan, Galletti osserva che “c’è un percorso che è pendente all’interno della commissione del Mase” ma “ci rendiamo conto che è necessario arrivare a un punto nel quale il sistema aeroportuale deve funzionare nel suo insieme”, per cui “andranno fatti dei lavori importantissimi a Pisa e vogliamo che questi siano messi al centro degli obiettivi”, ma allo stesso tempo è necessario risolvere “i problemi del rumore che vive l’altra parte della popolazione che vive nella Piana” con l’attuale pista dello scalo di Firenze.
Dai microfoni di Novaradio è arrivato anche il commento di Lorenzo Falchi, candidato consigliere regionale per AVS a sostegno della ricandidatura di Eugeno Giani, che negli ultimi giorni aveva auspicato una maggiore condivisione delle scelte all’interno della coalizione e meno incontri “bilaterali”: “Non è un tema di essere gelosi degli incontri singoli noi siamo ben felici che il Movimento 5 Stelle abbia fatto un percorso anche in Toscana per stare dentro la coalizione ma ne siamo felici perché questo aiuta a spostare a sinistra su tanti temi l’asse della coalizione – ha detto Falchi che poi ha ribadito che “è poco intelligente dal nostro punto di vista procedere per accordi separati come se non fossimo una coalizione, dobbiamo costruire velocemente, stringere sul programma di coalizione perché è lì che si prendono gli impegni che poi valgono verso tutte le componenti della coalizione”.
Scritto da: Redazione Novaradio
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