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Ex teatro comunale, Funaro: “Iter corretto, non giudico l’estetica”. Salviamo Firenze: “II problema non è tecnico ma politico” – ASCOLTA

today22/08/2025

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    Massimo Torelli, Salviamo Firenze, 22 agosto 2025

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    Funaro su ex Comunale

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FIRENZE – Non accenna a placarsi al polemica sul “mostro di Corso Italia”, il palazzone con la torre bianco-nera sorto dalle ceneri dell’ex Teatro Comunale di Firenze e che si staglia come un cazzotto in un occhio sulla “prospettiva” dei lungarni fiorentini. A levare le proteste contro l’iter di trasformazione, iniziato sotto l’amministrazione del sindaco Renzi proseguito sotto quelle Nardella e Funaro, sono esperti, paesaggisti, le opposizioni in Palazzo Vecchio.

Ad alimentare il dibattito un’intervista de La Nazione all’architetto Fulvia Zeuli, già funzionaria della sovrintendenza, che raccontando delle fasi autorizzative ricorda che all’epoca “il Maggio per salvarsi doveva assolutamente vendere il Teatro Comunale”, parla di “riunioni continue e interminabili, denuncia “grandi pressioni esterne, perché la fondazione del Maggio non poteva fallire” e andava venduto il teatro e la sua area centrale, anche se poi aggiunge: “La struttura è orribile non sembrava dai disegni che potesse essere realizzata così”, ma “il fatto che ci fosse necessità di vendere non significa che non fu fatto un lavoro giusto e accurato da parte della Soprintendenza”. Un situazione su cui l’ex Sovrintendente Andrea Pessina non vuole parlare: “Non ricordo – dice sempre alla Nazione – di atti ne ho firmati a migliaia…”

Ad intervenire anche il Comitato Salviamo Firenze”, che chiede che la magistratura faccia luce su quel che sta emergendo: “Spero che la procura abbia letto l’intervista oggi su La Nazione all’architetto Fulvia Zeuli” e “approfondisca quello che emerge. Riunioni fiumi e pressioni insostenibili. Se l’ha letto penso proprio che non possa non indagare” dice Massimo Torelli del Comitato. Parole cui ha replicato l’assessora all’urbanistica, Caterina Biti, definendole “dichiarazioni sguaiate.”

Ma il Comitato, per bocca di Torelli, ribadisce: “Il Comune renda pubblici tutti i pareri e le deliberazioni: le sue, quelle della commissione paesaggistica e quella della Soprintendenza. La domanda che ci facciamo non è se hanno avuto le autorizzazioni, ma come ciò sia stato possibile”. Non c’è solo un tema estetico tecnico, ma anche politico, legato all’approvazione da parte del Comune della richiesta del gruppo Hines, del cambio di destinazione da appartamenti residenziale a alloggi da destinare al turismo breve: “E’ stato l’attuale Consiglio Comunale ad approvarlo nell’ultimo POC, con l’assessora che ha spiegato che non si poteva rischiare che il gruppo Hines intentasse causa. Abbiamo un Comune che si comporta in un modo con i  singoli cittadini, e in un altro con i grandi gruppi economici”.

Sul tema la sindaca Funaro non ha voluto dare un giudizio sul “cubo bianconero”, limitandosi a ribadire la convinzione della correttezza dell’iter seguito dalle istituzioni: “Un giudizio estetico? Non penso che bisogna ragionare tanto dei giudizi personali, ma dei percorsi che sono stati fatti” ha detto: “L’amministrazione – ha puntualizzato – ha già risposto in maniera molto puntuale, dove è stato detto in modo molto chiaro quali sono tutti i passaggi che sono stati fatti. E l’assessore Biti ha già anche risposto rispetto a certe accuse. Non ho altro da aggiungere”. Per il futuro, ha concluso, “penso che per le aree da riqualificare in città bisogna” portare avanti “dei percorsi di partecipazione, come è stato fatto per l’area della ex caserma Lupi di Toscana e come continueremo a fare”.

Scritto da: Redazione Novaradio