Elezioni, primo vertice di coalizione per il centrosinistra. Una sola lista per i riformisti – ASCOLTA

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FIRENZE –  Altolà del candidato governatore del centrosinistra, Eugenio Giani, all’uso del “listino bloccato”, ossia la possibilità per i partiti di indicare alcuni nomi di candidati che vengono letti indipendentemente dai voti di preferenza: “Non mi sembra che sia all’orizzonte, perché i candidati è bene che si confrontino con i cittadini” e che “il consenso lo abbiano da loro”.

Giani ha parlato oggi alla vigilia del primo vertice “di coalizione” per mettere a punto il programma convocato dai partiti di centrosinistra: Pd, Alleanza Verdi Sinistra, M5s, Italia Viva, Partito Socialista, Partito Repubblicano e +Europa, mentre Azione si è staccata dalla coalizione. “Cercherò di esercitare un ruolo in quello che ancora dobbiamo sintonizzare sul piano dei programmi della coalizione ha detto – mentre invece sulle questioni delle liste è bene che i partiti decidano ognuno sulla base delle loro stanze interne”. “Il fatto che ci siano ancora, diciamo così, dei problemi nella costituzione” delle liste all’interno dei partiti, per Giani “è fisiologico. A ogni elezione io mi trovo fino all’ultimo giorno coi partiti che stanno lì a discutere, poi quando arrivano alla sintesi negli ultimi 30 giorni, ci si getta in modo costruttivo verso la campagna elettorale”.

Una certezza c’è: i riformisti andranno a comporre un’unica lista a sostegno del candidato Giani: “Sono molto contento – ha detto – di vedere che quelle istanze del mondo riformista si stanno legando alle indicazioni dei candidati civici che hanno avuto rapporti con me e che io sto orientando nella lista” del presidente, “che vivrà del contributo di quelle forze politiche che da un lato si erano articolate nella coalizione ‘Avanti con Giani'”, da cui si è chiamata fuori Azione, dall’altra le realtà di ispirazione riformista “che erano state canalizzate da Italia Viva di Renzi”.