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Decine di denunce in arrivo per il blocco dei treni ieri a Pisa da parte dei manifestanti per la Palestina

today05/09/2025

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FIRENZE – Decine di denunce in arrivo per i manifestanti che ieri sera hanno bloccato la circolazione ferroviaria alla stazione di Pisa in solidarietà al popolo palestinese, alla sumud flottilla e per chiedere la fine del genocidio a Gaza. La questura sta ultimando una informativa a carico di vari partecipanti all’azione che sarà trasmessa alla procura per la valutazione dei reati di interruzione di pubblico servizio e violazione del decreto sicurezza. Lo si apprende da ambienti investigativi.

Per ora le persone individuate sono quelle che hanno guidato il corteo e sono note alle forze dell’ordine perché da tempo promuovono attraverso diverse sigle presidi e manifestazioni a favore della Palestina. Sono stati loro, secondo gli inquirenti, ad avere guidato il corteo fino alla stazione e ad avere superato lo sbarramento degli agenti della Polfer per raggiungere i binari, invasi da centinaia di persone. La polizia sta ancora visionando molte ore di immagini e, dunque, il numero delle persone identificate rischia di essere alla fine molto più alto di adesso.

L’iniziativa è stata rivendicata da Studenti per la Palestina, la sigla che organizzò il blitz con la bandiera della Palestina sulla Torre Pendente il 17 novembre 2023 e  subì le manganellate dalla polizia il 23 febbraio 2024 ricevendo solidarietà da tutta Italia.

“Se Israele blocca la Sumud Flotilla – hanno spiegato sui loro social -, noi bloccheremo l’Europa. Così si leggeva nello striscione di testa, dietro al quale si sono posizionate migliaia di persone. La stazione di Pisa è stata bloccata per più di un’ora da studenti, bambini e persone di tutte le età. Questo perché è ormai chiaro, dopo due anni di genocidio che avviene con il beneplacito di tutta la comunità occidentale, che non bastano le parole. E’ il tempo di bloccare tutti gli ingranaggi del genocidio, a partire dalle nostre città, e non c’è spazio per le passerelle di chi predica bene, ma resta incatenato alla complicità con il progetto sionista”.

Scritto da: Redazione Novaradio