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Ancora un’aggressione a lavoratori e sindacalisti in sciopero. Alle 18 a presidio in vi Galcianese: “La Questura chiuda il locale” – ASCOLTA

today15/12/2025

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    Arturo Gambassi – Sudd Cobas 14122025

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PRATO – Violenta aggressione, a colpi di bottiglia e perfino morsi, ieri sera nei confronti di un gruppo di lavoratori che si trovavano in presidio di protesta: è successo davanti al ristorante “Scintilla” di via Galcianese 77/18 a Prato, dove  da 10 giorni i dipendenti sono in agitazione, sostenuti dal sindacato Sudd Cobas, denunciando “turni da 12 ore al giorno e il solito copione di diritti negati”.

A denunciare l’accaduto è lo stesso sindacato, che parla di “ennesima aggressione ad un presidio sindacale, la quarta da settembre, la terza solo nell’ultimo mese”: 6 le persone che sono rimaste rimaste ferite, tra cui un sindacalista e un lavoratore colpiti sulla testa con delle bottiglie. “A me hanno spaccato una bottiglia di birra in testa – racconta a Novaradio Arturo Gambassi, sindacalista Sudd Cobas – così come a Saqib, delegato di fabbrica, che era presente alla protesta. Una persona è stata morsa letteralmente alla mano e ha 7 giorni di prognosi per un morso, un’altra persona sta uscendo a breve dall’ospedale dove è lì da ieri di sera per un fortissimo dolore alla spalla. Le prognosi sono tutte da più di 7 giorni”.

In segno di solidarietà, spiega ancora il sindacato, un centinaio di persone sono accorse in segno di solidarietà già nella serata di ieri sul luogo dell’aggressione. Per oggi pomeriggio davanti al ristorante “Scintilla”, è stato convocato alle 18 un presidio per il diritto di sciopero. Con una precisa richiesta alla Questura: la sospensione dell’attività del ristorante “Scintilla” in base all’articolo 110 del Testo Unico di Pubblica Sicurezza: “Dopo l’atto osceno che abbiamo visto ieri sera, le istituzioni, in particolare la Questura di Prato, dovrebbe prendere una posizione e sospendere questa attività”.

L’aggressione, attacca il sindacato, va inserita in un contesto più ampio: la reazione all’ondata di sindacalizzazione che i Sudd Cobas da alcune settimane stanno sostenendo nel settore del “food & beverage”: “E un’aggressione che arriva proprio dopo i primi scioperi, a cui sono seguite le prime vittorie e i primi accordi sindacali, in un settore come quello della ristorazione dove finora la sindacalizzazione non era mai arrivata” fanno sapere dai Sudd Cobas. “Sono già stati tre i ristoranti in cui abbiamo ottenuto degli accordi sindacali che hanno riportato il rispetto dei contratti nazionali e la dignità del lavoro. Questa cosa fa paura”. “Nessun tentativo di intimidazione sarà tollerato” avvertono i Sudd Cobas: “La storia di questi anni dimostra chiaramente che la violenza non potrà fermare la fame di diritti di chi da troppo tempo è sfruttato”.

La mobilitazione nel settore “food & beverage”,  in atto da alcune settimane nell’area pratese, deriva e ricalca per molti versi quella partita nel distretto tessile e che ha assunto il nome di “8×5” (le ore che, da contratto, si chiede di lavorare) e che in queste settimana ha come simbolo la vertenza della stireria “L’alba” di Montemurlo, chiusa dopo che i lavoratori si erano mobilitati per vedere il riconoscimento a contratti chiari, orari fissi e paghe dignitose, e per questo anche loro aggrediti da padroni e caporali. Ieri pomeriggio i Sudd Cobas hanno portato in corteo nel centro di Prato un centinaio di persone per chiedere lo sblocco delle trattativa con la proprietà e i marchi committenti.

Scritto da: Redazione Novaradio