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Arpat, criticità sotto controllo per la qualità dell’aria in Toscana

today10/07/2017

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FIRENZE – Livelli di PM10 a norma di legge in tutte le stazioni regionali, biossido di carbonio alto, ma nei limiti nelle stazioni urbane a causa del traffico, benzene ampiamente nei margini, critica invece la situazione dell’Ozono, con il limite imposto per la protezione della popolazione non rispettato nel 50% dei siti e quello per la protezione della vegetazione nell’80%. Sono i dati sulla qualità dell’aria in toscana rilevati da ARPAT e pubblicati nell’annuario 2017 presentato oggi dai dirigenti dell’agenzia insieme all’assessore Federica Fratoni.

Non altrettanto buona la situazione sul fronte idrico dove a livello ecologico è rilevato in buono o ottimo stato solo il 28% delle acque superficiali monitorate mentre il 72% è sotto questo standard. Sempre sul fronte idrico è definito scarso, e non in linea con gli obiettivi delle direttive in materia, per il 24% delle acque sotterranee, concentrate soprattutto nei corpi idrici nell’area tra Firenze e Pistoia, e nelle zone del Valdarno superiore, di Santa Croce, della Valdelsa e all’Elba. Giudizio buono, ovvero esente da contaminazione antropica e giudizio positivo solo per il 22% dei corpi idrici profondi o delle falde sotterranee della Toscana.

Eccellente è invece il giudizio emerso dai controlli sulle acque di balneazione in Toscana in quasi il 91% delle aree. A livello di stato del suolo sono 3958 i siti in Toscana interessati da procedimenti di bonifica per una superficie totale di 17272 ettari. Nel complesso Arpat monitora 36 stabilimenti a rischio di incidente rilevante, 8 inceneritori, 197 depuratori e 36 centrali geotermiche.

“Questi dati dimostrano come le azioni e i piani mirati messi su dalle amministrazioni pubbliche possano agire sulla riduzione dei problemi legati all’inquinamento, molto però deriva anche da fattori climatici che ovviamente non possiamo controllare” dice Marcello Mossa Verre, dg Arpat. “Certamente la Toscana ha punti di criticità, è normale, ma ci sono dall’altra parte amministrazioni responsabili e presenti che si avvalgono di una grande realtà come è Arpat  in modo da fornire una risposta efficace e pronta alle problematiche”, ha commentato invece l’assessore Fratoni, che ha annunciato inoltre che dopo l’estate sarà pronto il piano regionale per la qualità dell’aria che “l’obiettivo ambizioso di azzerare nel 2020 il numero dei cittadini esposti agli sforamenti delle polveri sottili”. A gennaio, ha annunciato ancora, sarà invece varata la nuova agenzia regionale dell’energia.

Scritto da: Redazione Novaradio


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