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Dal Pnrr fondi per stadio e Mondeggi. “Ma senza nuove norme su appalti, il Pnrr non si farà”

today02/05/2022

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FIRENZE – Il Pnrr porta con sé un nuovo “tesoretto” di fondi per progetti di riqualificazione di edifici a uso pubblico: 157 milioni di euro, per l’esattezza, che rientrano in una linea di finanziamento accordata alla Città Metropolitana che riunisce una serie di interventi promossi nei Comuni e con varie finalità: dalla promozione dello sport, all’agricoltura sostenibile, al turismo. A presentarli stamani il sindaco metropolitano Dario Nadella assieme ai sindaci del territorio.

Tra i progetti figura, con un contributo di 47,8 milioni di euro, il progetto per il recupero dell’area di Mondeggi (che si aggiungono ad altri 5 circa già stanziati), ma anche 95 milioni per piscine e centri sportivi, tra cui spicca su tutti la riqualificazione dello stadio Artemio Franchi: ben 55 milioni di euro, che si aggiungono ai 98 promessi dal Mibact e che permettono di coprire l’intero ammontare del costo per il restyling. “Entro la metà di giugno – ha detto Nardella – deve essere consegnato il progetto di fattibilità tecnico-economica sulla base del risultato del concorso internazionale da parte dello studio che ha vinto, Arup, poi indiremo una conferenza dei servizi molto rapida per ottenere un parere preliminare positivo il che ci permetterà di andare direttamente al progetto definitivo. Nei prossimi giorni il Comune di Firenze deciderà se procedere direttamente ad un appalto integrato al momento del progetto definitivo in modo da assegnare subito i lavori, e quindi fare il progetto esecutivo, cioè l’ultimo step alla fine, oppure se finire tutta la progettazione ed appaltare i lavori dopo il progetto esecutivo. Abbiamo due opzioni: o appalto integrato, progetto definitivo, assegnazione dei lavori oppure prima progetto definitivo, poi progetto esecutivo e poi facciamo l’appalto”.

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    Dal Pnrr fondi per stadio e Mondeggi. “Ma senza nuove norme su appalti, il Pnrr non si farà” Redazione Novaradio

Nonostante la mole di finanziamenti, il rischio concreto però è che i progetti non possano essere portati a compimento per l’esplosione dei costi che scoraggia le imprese dal partecipare ai bandi di appalto, come è tornato a sottolineare Nardella, rilanciando un vero e proprio allarme: “Se non si risolve il problema dei rincari delle materie prime per quando appalteremo i lavori per lo stadio vuol dire che non si farà il Pnrr in Italia. Quindi dobbiamo assolutamente risolvere questo problema perché non riguarda solo lo stadio, riguarda tutti i progetti della Metrocittà con i 2,5 miliardi di euro assegnati. Io dico questo: non basta prevedere l’adeguamento dei prezzi a valle dell’assegnazione e della realizzazione dei lavori, bisogna farlo prima. Dobbiamo essere messi in condizione di adeguare i prezzi direttamente nelle gare d’appalto che stiamo predisponendo”. Chiaro l’appello lanciato al governo: “Se lo Stato non ci consente di fare questo adeguamento dei prezzi, con l’inflazione galoppante, il Pnrr non si realizzerà, è matematico, non ci sono le condizioni – ha aggiunto -. Questo è un problema nazionale: se non c’è l’adeguamento, le ditte non lavorano, gli appalti ritardano e l’Ue non ci farà sconti. Sono stato a Bruxelles negli ultimi giorni e ho parlato con il commissario all’economia Gentiloni, il vicepresidente della Commissione europea Timmermans, la presidente del Parlamento europeo Metsola. Credo che l’Italia sia l’ultimo paese che si può permettere di chiedere una proroga visto che è stato il Paese più favorito dal punto di vista della quantità delle risorse. Non sediamoci sugli allori, rimbocchiamoci le maniche e facciamo questa benedetta norma per adeguare i prezzi già al momento in cui si predispongono gli appalti altrimenti il Pnrr in Italia non si realizza”.

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Scritto da: Redazione Novaradio


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