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Rientro in classe alle superiori, buona la prima

today11/01/2021

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TOSCANA – Emozione tra gli studenti, nessun particolare assembramento davanti alla scuole, controlli alla fermate: nonostante qualche problema di affollamento sugli autobus, è andata sostanzialmente bene la prima giornata di rientro in classe per gli studenti delle scuole superiori in Toscana, una delle 3 Regioni che in Italia che oggi hanno fatto rientrare – seppur solo al 50% – sui banchi gli studenti superiori dopo oltre due mesi di didattica  distanza forzata.

In tutto circa 168 mila gli studenti toscani coinvolti dal rientro in classe: nella sola Città Metropolitana fiorentina sono stati 21 mila gli studenti che stamani sui sono mossi che si sono mossi stamani, di cui 21 mila nella sola area metropolitana fiorentina. Molteplici i soggetti impegnati nella buona riuscita della complessa macchina organizzativa: il trasporto pubblico locale, ed in primis i bus urbani ed extraurbani (329 i mezzi in più messi su strada grazie ai fondi statali richiesti dalla Regione), i “tutor” impiegati alla fermate per evitare assembramenti, la riorganizzazione di orari con ingressi e uscite differenziate e scaglionate da parte degli istituti scolastici. Ma un contributo determinante, è stato riconosciuto da più parti, quello arrivato dagli stessi ragazzi.

Emozione comprensibile per il rientro sui banchi tra i ragazzi, ma anche tra il personale scolastico. “E’ stata una giornata particolare, ad eccezione dei laboratori sono mesi che i ragazzi non vedevano gli insegnanti di italiano o matematica. Speriamo di mantenere questo assetto anche nel futuro, anzi aumentare al 75%” ha detto stamani a Novaradio Gianni Camici, preside dell’ISS Cellini-Tornabuoni , dove l rientro di metà dei circa 900  studenti è stato facilitato soprattutto per le classi prime.

“Sono un po’ emozionata, rivedere i ragazzi è splendido, ho passato da sola due mesi a scuola insieme solo al vicepreside e 13 bidelli, ma certo il problema sanitario esiste ancora” ha osservato Liliana Gilli, dirigente scolastica del Liceo ginnasio Galileo di Firenze, che però ha anche espresso un critica al troppo repentino cambio di regole: “Tutta la mia categoria ha lavorato per far rientrare i ragazzi al 75%, e poi tutto è cambiato il 24 dicembre. Così facciamo molta fatica”.

“Ritengo che la scuola sia l’elemento centrale per la vita di una comunità, perché la scuola significa il nostro futuro, attraverso la formazione dei nostri ragazzi, e quindi quando ho visto che vi era l’opportunità non ho pensato a rinviare per avere magari maggiore sicurezza” ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani, che stamani per la ripartenza delle lezioni è stato all’istituto ‘Cino da Pistoia’ di Pistoia e poi al liceo ginnasio Galileo di Firenze, dove ha voluto “spezzare un lancia” a favore della vaccinazione per il personale scolastico: “Chiederò che vengano inseriti fra i livelli di priorità anche gli insegnanti, perché stando in classe non devono poter essere fonte di contagio”.

Il banco di prova più impegnativo è stato proprio nell’area metropolitana fiorentina, dove c’era da garantire la mobilità ordinata per per circa 21 mila studenti. “La giornata è stata un successo” ha detto senza mezzi termini il sindaco e presidente metropolitano Nardella, che ha elogiato gli steward, il servizio aggiuntivo di 47 bus e l’uso dei bus di riserva, assieme al comportamento dei ragazzi.

 

 

Scritto da: Redazione Novaradio


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