Cultura

Scaparro alla Pergola: “Le nostre armi sono quelle della cultura”

today17/11/2015

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maurizio-scaparro2FIRENZE – “Io non credo che non sia un momento di messaggi, credo che ognuno di noi debba continuare a fare il suo lavoro, non abbassare assolutamente le ‘armi‘: le nostre armi sono quelle della cultura, sono quelle del dire agli altri ‘c’era una volta’ e ‘ci sarà una volta’”, ha dichiarato Maurizio Scaparro ai microfoni di Novaradio, riferendosi agli attentati parigini di venerdì 13, e in modo particolare alla strage del Teatro Bataclàn.

“Credo che dobbiamo essere ottimisti, basta che ci guardiamo indietro, quanti anni ha il teatro? Vinciamo noi.”, ha proseguito il maestro, aggiungendo poi: “Bisogna stare attenti perché c’è un nemico che io vedo, più pericoloso dell’Isis: è la stupidità…”.

>Ascolta qui l’intervista integrale a Maurizio Scaparro, andata in onda oggi sulle nostre frequenze per News Box<

Il regista romano si trova in questi giorni a Firenze per la rappresentazione de “La Bottega del Caffè” di Goldoni, una produzione Teatro della Toscana, che dopo il debutto in prima nazionale al Piccolo Teatro di Milano in occasione di Expo 2015 e il tutto esaurito al Teatro Argentina di Roma, arriva al Teatro della Pergola da stasera al 22 novembre.

“È un testo – ha detto Scaparro – modernissimo di Goldoni. Il protagonista dello spettacolo, Don Marzio, qui napoletano, è la maschera di Goldoni stesso. Don Marzio osserva le vicende di quelle giornate di festa, il Carnevale di Venezia, attraverso un occhialetto, diabolica lente, con cui scopre, spiega e racconta i fatti, le debolezze, i commerci, i piccoli amori e le truffe delle persone che arrivano o vivono a Venezia, che, tra bische, botteghe e bordelli, sembra avviarsi al suo lento, inevitabile declino”.
Sul palco, tra gli altri, l’attore Pino Micol nei panni di Don Marzio con le musiche di Nicola Piovani.

La tappa fiorentina della Bottega è anche l’occasione per tracciare un bilancio della seconda edizione delle Liaisons Heureuses, progetto internazionale avviato nel 2014 sotto l’egida del MiBACT e proseguito quest’anno dalla Fondazione Teatro della Toscana ancora con l’ideazione di Maurizio Scaparro e il coordinamento artistico di Ferdinando Ceriani. Sede delle Liaisons è stato di nuovo il nuovo spazio teatrale del Liceo Italiano ‘Leonardo Da Vinci’ di Parigi, in Rue Sedillot, che ha ospitato il 19 ottobre un incontro su Goldoni e Boccaccio. Il secondo e ultimo incontro per il 2015 era in programma il prossimo 9 dicembre, con una riflessione sul Mediterraneo come culla della nostra civiltà. Un tema che, dopo i fatti degli ultimi giorni, sembra quanto mai appropriato.

Scritto da: Redazione Novaradio


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