Cultura

“Chiediamo tutele e confronto”, scendono in piazza lavoratori dello spettacolo

today29/05/2020

Sfondo
share close

FIRENZE – Appuntamento domani, 30 maggio, alle ore 17.00 in piazza della Repubblica a Firenze, e in almeno altre 13 piazze italiane, con la prima manifestazione indetta dal Coordinamento nazionale delle realtà, collettivi e movimenti autonomi indipendenti dei lavoratori del mondo della cultura e dello spettacolo.

Il movimento è nato in questi mesi di emergenza sanitaria dalla volontà mettere in rete una categoria di lavoratori molto frastagliata e raccoglierne in un documento unitario le richieste da sottoporre alle istituzioni. Dopo aver inviato il 19 maggio scorso il “Documento Emergenza” al governo e aver lanciato una petizione su change.org adesso l’appuntamento è in piazza al grido “Convocateci dal vivo”.

Tra le richieste infatti quella di essere ricevuti con urgenza per discutere su un reddito di continuità che traghetti il comparto culturale fino alla ripresa piena dei singoli settori e ne tuteli e garantisca l’esistenza, ma anche l’apertura di un tavolo di tecnico-istituzionale che metta a confronto lavoratori, sindacati, governo e istituzioni, sulla riapertura e che abbia come priorità: tutela della salute per lavoratori e pubblico; protocolli di sicurezza e finanziamenti pubblici.

“I provvedimenti del governo e i bandi regionali vanno in aiuto alle realtà più strutturate, mentre quelle piccole e medie e i tanti lavoratori stagionali, intermittenti e a partita iva, rimangono esclusi. Per questo chiediamo un reddito di continuità che aiuti la categoria a superare la crisi, ma anche un confronto diretto con le istituzioni, senza l’intermediazione di sindacati e associazioni di categoria”, spiega a Novaradio Maurizio Muzzi, del Coordinamento Lavoratrici e Lavoratori Toscana Spettacoli, promotore della manifestazione fiorentina. Tra le proposte anche quella di creare un registro di iscrizione per questa categoria di lavoratori.

>> Ascolta l’intervista a Maurizio Muzzi <<

L’appuntamento in piazza potrebbe trasformarsi in una vera e propria performance poiché è previsto un “Protocollo di Azione Collettiva Creativa”, che prevede che ognuno porti con se un oggetto del proprio lavoro o un accessorio viola e scriva sulla mascherina la propria professione. Inoltre in piazza saranno presenti delle maschere animate che aiuteranno a posizionare i partecipanti a distanza. Alle 17:00 i manifestanti leggeranno il Documento Emergenza, gli art. 4, 9, 33 della Costituzione e a fine lettura  tutti sono invitati a dire il proprio nome e la professione alzando l’oggetto del proprio lavoro.

La manifestazione di piazza della Repubblica è organizzata dal Coordinamento Lavoratrici e Lavoratori Toscana Spettacoli e sostenuto dai gruppi nazionali Attrici Attori Uniti e Professionisti spettacolo e cultura – Emergenza Continua.

Tuttavia a Firenze il movimento si sdoppia e sempre sulla base del “Documento Emergenza” e per chiedere reddito di comunità e un tavolo di confronto con le istituzioni, e sempre domani alle 17, ma in piazza del Cestello, è convocato un’altro presidio indetto in coordinamento con “Ogni giorno è il primo Maggio” e “LAST-Lavoratrici e Lavoratori Autorganizzati dello Spettacolo Toscana”.

 

Scritto da: Redazione Novaradio


Articolo precedente

News

Scuola, le linee guida per il rientro in classe non convincono – ASCOLTA

FIRENZE - Mascherina fissa in classe tranne che a mensa e durante le interrogazioni, distanziamento di 1 metro tra i banchi e di 2 metri quando si fa educazione fisica, ingressi con orario scaglionato, valorizzazioni degli spazi all'aperto,  lezioni con orario ridotto fino a 40 minuti; niente termoscanner all'ingresso ma niente scuola se si ha 37,5° di temperatura. Ecco in sintesi alcune delle regole che Comitato tecnico scientifico incaricato dal […]

today29/05/2020


0%