SANSEPOLCRO (AREZZO) – Il ministro Toninelli e Anas provvedano al più presto alla messa in sicurezza del viadotto Puleto sulla E45, e nel frattempo si trovi una rapida soluzione per ripristinare la viabilità alternativa sulla vecchia statale 3bis Tiberina, attualmente inagibile per frana.
E’ l’appello che le istituzioni locali e le categorie economiche lanciano al governo dopo il sequestro del ponte ordinato dalla magistratura per il rischio di collasso: nel mirino dei tecnici incaricati dai pm sono finiti in particolare i “baggioli”, gli elementi dei piloni su cui sono poggiati le sezioni del viadotto.
La transitabilità del viadotto non è in pericolo secondo il gestore, Anas, che ha annunciato la presentazione di un dossier con dati ritenuti utili a ottenere il dissequestro. Sempre per Anas, gli interventi di messa in sicurezza del ponte sarebbero non solo finanziati ma anche già affidati alle imprese.
“Per realizzarli ci vorranno alcuni mesi e ingenti risorse nel frattempo è necessario far partire i lavori per riaprire la vecchia statale 3bis Tiberina, basterebbero 2,6 milioni di euro” dice a Novaradio il sindaco di Sansepolcro, Mauro Cornioli, che chiede al governo la nomina di un commissario per accelerare iter e procedure. A complicare le cose infatti c’è anche una annosa diatriba: il tratto chiuso della 3bis Tiberina, dal 1998 è infatti al cento di un contenzioso tra il Comune (che lo ha in carico ma non ha le risorse necessarie), ex Provincia e Anas: “Senza un commissario – insiste Cornioli – altrimenti rischiamo di rimanere bloccati per mesi”.
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