FIRENZE – Linee guida per gli operatori, esercitazioni sanitarie nelle Asl, censimento dei posti letto di malattie infettive, un apposito Nucleo operativo composto da esperti. Mentre cresce l’allarme a livello mondiale, la Toscana si sta preparando per far fronte a eventuali casi sospetti di Ebola.
Il riferimento è il protocollo messo a punto dal Ministero, inviato con una lettera dalla direzione generale dell’assessorato toscano alla salute a tutti i direttori generali e sanitari, direttori dei dipartimenti di prevenzione e delle unità operative di malattie infettive.
Tra le indicazioni: trasportare l’eventuale caso sospetto in un ospedale dove sia presente un reparto di malattie infettive; verificare e aggiornare i protocolli; verificare la scorta dei dispositivi di protezione individuale (dalle tute a mascherina, visiere e sovrascarpe); formare il personale con esercitazioni e simulazioni. Alcune Asl hanno già messo in atto la simulazione di casi sospetti, coinvolgendo il personale sanitario e le associazioni di volontariato.
E’ stato aggiornato il censimento dei posti letto di malattie infettive. Sono stati individuati i laboratori di riferimento per l’esecuzione del test diagnostico di virus Ebola. E’ stato costituito un Nucleo operativo per Ebola, composto da tecnici, infettivologi, direttori sanitari, medici di famiglia, rianimatori, esperti di sanità pubblica. La direzione generale dell’assessorato assicura il continuo contatto con il competente ufficio del Ministero della salute e con l’Ufficio territoriale di sanità marittima, aerea e di frontiera (Usmaf) e garantisce il costante aggiornamento delle informazioni disponibili.