Mps-Alexandria. I giudici: “Ci fu disegno criminoso”

SIENA – Giuseppe Mussari, l’ex presidente di Banca Mps ebbe un ruolo “esecutivo e determinante” nella vicenda legata alla ristrutturazione del derivato Alexandria, realizzato da Mps con i giapponesi di Nomura. Lo scrivono i giudici del tribunale di Siena nelle motivazioni della sentenza con la quale hanno condannato a 3 anni e 6 mesi lo stesso Mussari e con lui l’ex dg Antonio Vigni e l’ex capo area finanza Gianluca Baldassarri.

I tre realizzarono “un disegno criminoso” occultando il ‘mandate agreement’ alle Autorità di Vigilanza. Le motivazioni sono state depositate oggi a Siena e chiudono, almeno fino a quando verrà presentato appello dai legali, la vicenda senese: tutte le carte relative all’inchiesta principale sull’acquisizione di Antonveneta sono ormai passate, per competenza, a Milano.