Cultura

Dall’Immigrazione a James Brown per il 56° Festival dei Popoli

today23/11/2015

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FIRENZE –  Si intitola “Lmanifesto 56fdpa voce del documentario”, la 56ª edizione del Festival dei Popoli,  la rassegna internazionale del film documentario in programma dal 27 novembre al 4 dicembre al cinema Odeon, Spazio Alfieri, Istituto Francese, auditorium di Sant’Apollonia, Museo Novecento, Stensen e Teatro Puccini. Diretto da Alberto Lastrucci,  il festival è inserito nell’ambito della “50 giorni di cinema internazionale”.

Saranno 103 i documentari in programma, divisi tra le varie sezioni del festival: Concorso Internazionale, con 21 tra corti, medi e lungometraggi inediti in Italia; Panorama, dedicato alle produzioni italiane; I Mestieri del Cinema, che si concentra su uno dei più rappresentativi cineasti europei, il polacco Wojciech Staron, con una selezione di film da lui diretti o di cui ha firmato la fotografia.  La retrospettiva Immagini del verbo amare, dedicata a Mary Jiménez, peruviana che vive in Belgio, autrice di film dalla profonda impronta autobiografica.

Tra gli i film in programma anche Black Flag di Majed Neisi dedicato al conflitto contro l’Isis visto da vicino, Mr. Dynamite di Alex Gibney che racconta la straordinaria vita del “Re del Soul” James Brown, Listen to me Marlon di Stevan Riley l’inedito autoritratto di Marlon Brando, in Lessons from the Flowerbed di Heidi Specogna, un incontro con Pepe Mujica “il presidente più povero del mondo”, Daft Punk Unchained di Hervè Martin-Delpierre.

Tra i 100 ospiti: il musicista Roy Paci, l’inviato Fabrizio Gatti e i Marlene Kuntz presenti alla proiezione di “Complimenti per la festa”, film concerto che li vede protagonisti.

Quest’annoarriva come novità: il focus sull’immigrazione intitolato “Alì nella città. Derive e approdi dei migranti contemporanei”, a cui è dedicata anche l’immagine del manifesto. Questo percorso in 19 film – che attraversa tutto il programma – è la maniera scelta dal festival fiorentino per inquadrare sotto una nuova luce i racconti di migranti e rifugiati che arrivano ogni giorno in Europa.
Tra gli eventi di maggior interesse, la “Matinée Senegal” (domenica 29 novembre, cinema Odeon, ore 11.00 – ingresso gratuito) con la proiezione di due documentari inediti: “Piazza Senegal (Firenze 1990)” di Malik Nejmi e Roberto Bianchi e “I morti non sono morti”, anche questo firmato da Malik Nejmi, film dedicato alla memoria di Samb Modou e Mor Diop, i due senegalesi uccisi a colpi di pistola nel mercato di Piazza Dalmazia a Firenze il 13 dicembre 2011. La sezione sarà arricchita da un incontro pubblico, dal titolo “Luoghi poco comuni. Per un altro racconto delle migrazioni” (mercoledì 2 dicembre, Spazio Alfieri, ore 16.00 – ingresso gratuito).

Tra gli eventi speciali anche My Budda is Punk sulla storia del venticinquenne Kyaw Kyaw che persegue il sogno di far decollare la musica punk nel Myanmar; Bakur sui guerriglieri del PKK in tre diversi campi del territorio curdo ai confini della Turchia e I am Sun Mu sull’artista contemporaneo Sun Mu, dissidente della Corea del Nord che vive in Cina, costretto a non mostrarsi in volto. Compreso nel Festival anche Doc at Work, il mercato per la coproduzione internazionale di documentari, che ospiterà lezioni e workshop tenuti da professionisti europei.

Ad inaugurare la nuova edizione Mr. Gaga di Tomer Heymann (27 novembre, cinema Odeon, ore 21.00), documentario che ricostruisce la vita artistica di Ohad Naharin, coreografo israeliano di fama internazionale: dai primi passi sulla scena, sotto la direzione di Martha Graham e Maurice Béjart, alla carriera internazionale come coreografo, coronata dalla nomina a direttore artistico della Batsheva Dance Company.

Info su www.festivaldeipopoli.org.

Scritto da: Redazione Novaradio


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