PISTOIA – Giornata ricca di novità quella di ieri per la vicenda che vede coinvolto Oreste Giurlani, ex sindaco PD di Pescia arrestato lo scorso 1 giugno per peculato nell’ambito di un’inchiesta della procura di Firenze. E da quel momento agli arresti domiciliari. Secondo le accuse, tra il 2012 e il 2016 si sarebbe indebitamente appropriato di denaro, per la cifra complessiva di 570 mila euro, appartenente alla delegazione toscana di Uncem.
Nel pomeriggio Giurlani ha inviato una lettera al presidente del consiglio comunale in cui rendeva nota la decisione di dimettersi da sindaco. La lettera sarà letta al prossimo consiglio comunale, quindi scatteranno i 20 giorni per lo scioglimento del consiglio. Al comune di Pescia, attualmente senza vicesindaco, arriverà così il commissario prefettizio prima che siano indette nuove elezioni.
In mattinata invece l’ex sindaco ha presentato le sue dimissioni dall’incarico di vice presidente dell’Anci Toscana. A renderlo noto la stessa Associazione dei Comuni, il cui direttivo toscano, presieduto da Matteo Biffoni, ha preso atto delle dimissioni. “Il direttivo – si legge in una nota dell’associazione – ha ribadito la fiducia nelle indagini della magistratura, auspicando che la vicenda si possa chiarire al più presto”.
In Consiglio Regionale si fa strada l’ipotesi di una commissione d’inchiesta, «potrebbe essere opportuna», dice il presidente del Consiglio Pd Eugenio Giani.