TOSCANA – Si alza il livello di attenzione e prevenzione, anche in Toscana. Oggi s il consiglio dei ministro ha dichiarato lo stato di emergenza, dopo la conferma dei primi due casi importati in Italia.
In Toscana per ora nessun caso: sono infatti risultate negative le analisi su i due casi sospetti a Pisa. In segno di lutto e solidarietà, gli organizzatori del Chinese film festival di Pisa, che avrebbe dovuto svolgersi dal 4 al 6 febbraio, hanno deciso di rinviare la manifestazione ad aprile su richiesta della comunità cinese locale.
La sovraesposizione mediatica purtroppo ha porta anche a casi di razzismo becero e ignorante: è il caso testimoniato a un video postato su FB da Angelo Hu dell’associazione Associna, che mostra un uomo che inveisce in dialetto fiorentino contro alcuni turisti orientali di passaggio dagli uffizi: “Andate a tossire nel vostro paese” gli grida. “Qui siamo oltre la bischerata – denuncia Hu – è frutto di ignoranza e ha ferito i ragazzi italo-cinesi che lo stanno commentando sui loro social. Il virus tra qualche mese sarà debellato, ma è forte il rischio che si propaghi una brutta immagine di Firenze, che poi resta tale”.
E benché in realtà le autorità sanitarie siano da tempo allertate e già , questo non impedisce il diffondersi della psicosi da contagio: anche in Toscana le mascherine sono state razziate dalla farmacie, e i pronto soccorso segnalano una crescita di accessi di persone con sintomi simil-influenzali preoccupate di aver contratto il virus.
“Assurdo girare con le mascherine, in Toscana come in Italia non c’è notizia di contagi secondari” dice a Novaradio Francesco Mazzotta della società italiana malattie infettive, già responsabile malattie infettive per la Asl Toscana Centro. “Chi avverte sintomi da influenza si rivolga i medici di base, senza affollare i pronto soccorso” dice. “Chi invece sta bene, faccia il vaccino per l’influenza stagionale: per la collettività, così da evitare di scambiare un virus per un altro, e per sé stessi, per evitare possibili complicanze o forme aggravate”.
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