FIRENZE – Giorno decisivo per il futuro della scuola italiana i tempi del covi: oggi sul voto di fiducia in Senato al DL scuole – che comprende tra l’altro i fondi per l’edilizia scolastica e la previsione di un concorso per l’immissione in ruolo di 32 mila docenti – dall’altra dalla riunione odierna del comitato tecnico scientifico si attende di conoscere come sarà la scuola che riprenderà a settembre, facendo chiarezza sulle tante ipotesi circolate fin qua: distanze e misure di sicurezza, lezioni in presenza o in remoto, separazione delle classi o alternanza in aula.
Intanto però sull’esecutivo piovono le critiche del sindacato, anche in Toscana, a partire dal concorso: “L’ennesimo pasticcio secondo spiega Claudio Gaudio, segretario Cisl Scuola Firenze Prato, perché “si trasforma la tanto attesa stabilizzazione dei 32 mila docenti in un concorso che, dati i tempi troppo stretti, non riuscirà ad arrivare in tempo per la riapertura delle scuole e così avrà solo l’effetto di aumentare i precari”.
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Allo stesso modo, i fondi per l’edilizia scolastica, pur necessari, non potranno risolvere i problemi strutturali del patrimonio scolastico per cui “servirebbero anni”. Anche per questo, diventa ancor più importante capire, per i docenti e per le famiglie, come sarà organizzata la scuola a settembre. La Cisl Firenze però avverte: “L’idea di lezioni all’aperto o in cinema o teatri è irrealizzabile per chiunque sappia un minimo come funziona la scuola”, ma anche fare lezione a turno presenta forti problematiche, né è possibile immaginare di separare in gruppi le classi: “Senza personale aggiuntivo cosa si fa?” dice. “Un gruppo fa lezione l’altro guarda fuori dalla finestra?”
Sull’idea di un ritorno tra i banchi almeno per l’ultimo giorno di scuola, lanciata dalla viceministra Ascani e sostenuta tra gli altri con forza dal sindaco di Firenze Nardella, Gaudio la bolla come un idea “romantica, da amarcord”: “O decidiamo di fidarci degli esperti medici, e tutti considerano rischioso un ritorno a scuola, oppure si poteva fin da subito fare una scelta politica diversa”