Cultura

Maggio, lavoratori in Fis. Sindacati: “Una scelta dannosa e non obbligata”

today28/10/2020

Sfondo
share close

FIRENZE – A casa fino all’8 novembre i 300 lavoratori del Teatro del Maggio musicale fiorentino. Mentre nei teatri della Pergola e Verdi la decisione è quella di salvaguardare il lavorato, e l’Associazione delle Fondazioni liriche invita a proporre produzioni streaming, il Maggio ha confermato ieri l’attivazione del Fondo di integrazione salariale (Fis).

“Non appena il Dpcm è entrato in vigore la Fondazione” del Maggio musicale fiorentino “non ha perso tempo e si è attivata per ricorrere all’ammortizzatore sociale chiudendo quindi il teatro non solo al pubblico, ma anche ai suoi dipendenti”, commentano Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Fials-Cisal.Una scelta – proseguono – che risulta incomprensibile, dannosa e non obbligata, tanto che altre Fondazioni hanno preso strade differenti”. Infatti, spiegano i sindacati non è certo il lavoro a mancare “le maestranze e gli artisti nei prossimi giorni avrebbero dovuto lavorare, come già previsto, per preparare anche gli spettacoli programmati per quando il Teatro tornerà aperto a tutti, dopo lo stop imposto dal Governo”. E la preoccupazione è maggiore per i lavoratori che sono stati chiamati con contratti a termine in tempi recenti e che saranno lasciati, a causa delle limitazioni poste dalle norme, “senza reddito e nessun sostegno alternativo. Senza nulla”. Le sigle chiedono quindi al sovrintendente Pereira “la riapertura immediata dell’attività e un tavolo di discussione”.

“Penso che il teatro sia un servizio pubblico e in ogni modo bisogna trovare il modo di mantenere attiva, anche in forme alternative la sua attività. Forse quest’idea del teatro con una funzione sociale non è condivisa dal sovrintendente”. Spiega ai microfoni di Novaradio Cristina Pierattini, rappresntante Slc Cgil del Maggio. Ascolta >>

  • cover play_arrow

    Maggio, lavoratori in Fis. Sindacati: “Una scelta dannosa e non obbligata” Redazione Novaradio

Il 30 ottobre anche i lavoratori del Maggio aderiranno alla mobilitazione nazionale indetta da Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil per chiedere non soltanto sostegni durante la crisi pandemica, ma anche soluzioni a lungo termine per tutelare i tantissimi lavoratori di un settore, ancora poco inquadrato e incredibilmente frastagliato. L’appuntamento fiorentino è con un presidio dalle 10 alle 12 in piazza Santissima Annunziata

>> Ascolta l’intervista integrale a Cristina Pierattini <<

Scritto da: Redazione Novaradio


Articolo precedente

News

Da oggi tutti i Circoli ARCI costretti a chiudere: “Inaccettabile”. Venerdì raffica di flash mob – ASCOLTA

TOSCANA - Da oggi non si può più mettere piede dentro un Circolo o una casa del Popolo ARCI: a stabilirlo è una circolare del Ministero dell'interno che dà un'interpretazione restriuttitva ai divieti contenuti nell'ultimo Dpcm sulle chiusure dei locali aperti al pubblico Ne dà notizia l'ARCI Nazionale, che lancia l'allarme: "Chiusi i nostri 4 mila circoli, in tantissimi rischiano di non riaprire", si legge in un post su FB […]

today28/10/2020


0%