FIRENZE – A due giorni dalla scadenza del termine in cui i licenziamenti sarebbero diventati realtà, il Tribunale di Firenze si è espresso a favore del ricorso presentato dalla Fiom-Cgil contro i licenziamenti della Gkn di Campi Bisenzio, revocando la lettera d’apertura della procedura di licenziamento collettivo per i 422 dipendenti della fabbrica.
Una decisione nei fatti è subito esecutiva: in mattinata la Gkn Driveline ha annunciato di ritirare le lettere di licenziamento in osservanza alla sentenza, pur riservandosi facoltà di ricorso.
Il ricorso era stato presentato dalla Fiom Cgil per violazione dell’art. 28 dello statuto dei lavoratori, ossia per “comportamento antisindacale”, sulla base di una serie di rilievi di natura giuridica. In primis il fatto che la procedura di licenziamento avviata il 9 luglio scorso sia stata comunicata ai lavoratori con una semplice mail, senza che prima ne siano stati informate le rappresentanze sindacali, in violazione alle norme generali e del contratto di lavoro.
In base a quanto stabilito dal giudice, la procedura è annullata , e con essa i licenziamenti che sarebbero divenuti operativi mercoledì prossimo 22 settembre prossimo. Se la Gkn Driveline volesse nuovamente procedere al licenziamento collettivo, dovrebbe attivare una nuova procedura, e anche il conteggio dei 75 giorni di preavviso ripartirebbe da zero.
Con la sentenza del tribunale di Firenze “abbiamo riportato indietro le lancette dell’orologio, l’impegno ora è soprattutto del Governo. Lavoratori e sindacato questo hanno fatto, adesso però ora tocca alla politica che ha fatto tante promesse davanti a quei cancelli”. Lo ha detto Daniele Calosi, segretario generale Fiom Cgil Firenze, dopo la decisione del tribunale che ha accolto il ricorso del sindacato contro i licenziamenti. “La politica, ha aggiunto Calosi – ha promesso ai lavoratori che i licenziamenti non ci sarebbero stati, ma chi ha bloccato i licenziamenti è stato il sindacato, non la politica. Ha promesso ai lavoratori che sarebbe intervenuta con una legge per evitare casi come quello di Gkn e adesso che i licenziamenti non ci sono più la politica ha il tempo di farlo”.
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“Sono soddisfatto, la sentenza del tribunale che annulla i licenziamenti voluti da Melrose permette a tutti noi di parlare di lavoro, territorio e produzione” ha commentato il presidente della Regione, Eugenio Giani, che questo pomeriggio sarà a Roma per il tavolo convocato al Mise. “Ci stiamo battendo – aggiunge Giani in una nota – perché non accada mai più che fondi internazionali possano permettersi di acquisire pezzi della nostra terra e delle nostre industrie per scaricarci, poi, come fossimo scarti. E’ fondamentale che intervenga il Governo con una normativa apposita”.
>>> Ascolta Eugenio Giani, presidente Regione Toscana