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Migranti, atteso domattina l’arrivo a Livorno della nave Life Support -ASCOLTA

today21/12/2022

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    Alessandro Bertani vice presidente Emergency

LIVORNO- Sono in fase di ultimazione le strutture a terra, alla banchina 75 del porto di Livorno, per accogliere la Life Support, la prima delle due navi Ong con 142 migranti a bordo attese nello scalo toscano. Attualmente la Life Support sta transitando alla velocità di 7 nodi circa davanti alle coste della Corsica e domattina intorno alle 6 (l’ordine di sbarco è fissato per le 7) giungerà nello scalo toscano. L’altra nave è la Sea Eye 4 con 108 migranti a bordo: attualmente si trova ancora al largo di Trapani, dovrebbe arrivare a Livorno il 23 dicembre intorno alle 10.

Riguardo alle strutture di accoglienza si tratta di tre tendostrutture fornite dalla protezione civile regionale che ospiteranno un posto di controllo medico avanzato, un presidio dell’ufficio immigrazione per il fotosegnalamento, impronte digitali e identificazione e un’altra che fungerà da ristoro/sala di attesa per fornire indumenti dalla Croce Rossa e pasti caldi in attesa che i migranti vengano indirizzati a bordo di pullman alle varie destinazioni previste. La banchina ha un solo varco di accesso che sarà ovviamente presidiato dalle forze dell’ordine. Secondo i dati aggiornati stamani dalla prefettura di Livorno (in tarda mattinata è fissato un tavolo per fare il punto della situazione) a bordo della nave, che ha il comandante italiano, non ci sarebbero particolari criticità se non qualche caso di scabbia già trattato dal personale medico di bordo. In tutto sarebbero 26 i minori non accompagnati, 5 donne di cui una incinta al settimo mese e il resto uomini.
E’ stato anche spiegato che nel momento in cui la Life Support si troverà intorno alle sei ore di navigazione dal porto livornese, la capitaneria comincerà a monitorare la situazione. Quando poi l’imbarcazione si troverà a poche miglia fuori dalle dighe di protezione portuali, è previsto un servizio di sorveglianza diretta con un dispositivo che prevede di scortare la Life Support fino a banchina con almeno due motovedette “leggere”.

“Le condizioni dei migranti a bordo sono stabili, come potete immaginare sono persone sotto choc, che hanno subìto giorni di freddo e disidratazione. Noi abbiamo pensato a metterli in sicurezza, adesso non presentano particolari complessità dal punto di vista sanitario,” spiega a Novaradio Alessandro Bertani, vice presidente di Emergency. “Sono persone giovani che provengono da posti dove ci sono gravi violazioni dei diritti umani e guerra.”

Bangladesh, Somalia, Egitto, Costa D’Avorio, Camerun, Burkina Faso sono solo alcuni dei paesi di provenienza delle persone a bordo. “C’è una donna al settimo mese di gravidanza, tre bambini al di sotto dei due anni e 24 minori non accompagnati,” continua Bertani. “Sentiremo i loro racconti nei prossimi giorni, ma si tratta di storie di una grande drammaticità, come altre che abbiamo sentito in passato.”

Scritto da: Redazione Novaradio


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